Sotto-analisi dello studio EMPA-REG OUTCOME: Empagliflozin riduce il rischio di morte cardiovascolare in tutti i gruppi di età negli adulti con diabete mellito di tipo 2
Nuove analisi hanno mostrato che le riduzioni del rischio cardiovascolare, compresa la morte cardiovascolare, non sono dissimili tra i gruppi di età, trattati con Empagliflozin ( Jardiance ) rispetto al placebo, quando il farmaco viene aggiunto alla terapia standard negli adulti con diabete mellito di tipo 2 e con malattie cardiovascolari.
Questi dati sono stati presentati a American Diabetes Association ( ADA ) 76th Scientific Sessions a New Orleans.
I dati presentati all’ADA Meeting hanno riguardato l'effetto del trattamento con Empagliflozin sull’età nello studio EMPA-REG OUTCOME.
I partecipanti alla sperimentazione sono stati raggruppati in base all’età all’arruolamento: sotto i 65 anni, 65-74, e 75 anni o età superiore.
Una marcata riduzione del rischio di morte cardiovascolare è stata osservata indipendentemente dai gruppi di età.
Ulteriori analisi hanno mostrato che non c’erano differenze tra le fasce di età nella riduzione del rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, così come per la combinazione di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca o morte cardiovascolare.
Gli eventi avversi sono stati in linea con il profilo di sicurezza noto di Empagliflozin.
Inoltre, la riduzione del rischio di eventi cardiovascolari non è risultata diversa tra i sottogruppi di persone nello studio EMPA-REG OUTCOME sulla base dei livelli di colesterolo LDL al basale ( inferiore a 70 mg/dL; 70 - inferiore a 85 mg/dL; 85 - inferiore a 100 mg/dL; 100-115 mg/dL; e più di 115 mg/dL ).
La riduzione del rischio con Empagliflozin è stata coerente in tutti i sottogruppi di colesterolo LDL per la combinazione di morte cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale o ictus non-fatale, così come per gli esiti singoli di morte cardiovascolare, ospedalizzazione per insufficienza cardiaca e di morte per qualsiasi causa.
EMPA-REG OUTCOME è uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, multicentrico, di lunga durata, che ha coinvolto oltre 7.000 pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattie cardiovascolari, da 42 Paesi.
Lo studio ha valutato l'effetto di Empagliflozin ( 10 mg oppure 25 mg una volta al giorno ) aggiunto alla terapia standard rispetto al placebo aggiunto alla terapia standard.
Lo standard di cura era costituito da farmaci ipoglicemizzanti e farmaci cardiovascolari ( tra cui farmaci per la pressione arteriosa e farmaci per il colesterolo ).
L'endpoint primario era definito come il tempo di prima occorrenza di morte cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale o ictus non-fatale.
Nel corso di un periodo mediano di 3.1 anni, Empagliflozin ha ridotto in modo significativo il rischio di morte cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale o ictus non-fatale del 14% rispetto al placebo.
Il rischio di morte cardiovascolare è stato ridotto del 38%, senza differenze significative nel rischio di infarto miocardico non-fatale o ictus non-fatale.
Empagliflozin è un inibitore altamente selettivo del co-trasportatore di glucosio sodio di tipo 2 ( SGLT2 ), da assumere per os una volta al giorno.
Empagliflozin agisce bloccando il riassorbimento del glucosio da parte del rene; questo porta a escrezione urinaria di glucosio, abbassando i livelli di glicemia nelle persone con diabete mellito di tipo 2.
Empagliflozin non deve essere somministrato alle persone con diabete mellito di tipo 1 o alle persone con chetoacidosi diabetica ( aumento dei chetoni nel sangue o nelle urine ). ( Xagena2016 )
Fonte: Boehringer Ingelheim, 2016
Endo2016 Nefro2016 Cardio2016 Neuro2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Efficacia e sicurezza dell'inibizione di mTOR nella sarcoidosi cutanea
La sarcoidosi è una condizione infiammatoria che può colpire vari organi e tessuti, provocando la formazione di granulomi e conseguente...
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Sospensione del Micofenolato mofetile nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...
Attività e sicurezza di Eltrombopag in combinazione con Ciclosporina A come trattamento di prima linea degli adulti con anemia aplastica grave: studio SOAR
L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Neoplasie del polmone - Valutazione dell’espressione di PD-L1 per la selezione dei pazienti al trattamento con farmaci immunoterapici - LineeGuida AIOM 2024
La valutazione dell’espressione di PD-L1 trova indicazione nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) ad istotipo adenocarcinoma,...
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
Neoplasie del polmone - Determinazione dello stato mutazionale - LineeGuida AIOM 2024
Determinazione dello stato mutazionale di EGFR Devono essere sottoposti ad analisi mutazionale di EGFR ( recettore del fattore di crescita dell'epidermide...
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...