Studio ACTIVATE: effetto proaterogenico con la inibizione di ACAT
L’enzima ACAT ( acil-co-enzima A colesterol transferasi ) è responsabile dell’esterificazione del colesterolo in una varietà di tessuti.
L’inibizione di ACAT1 comporta un aumento del colesterolo libero per il trasporto inverso del colesterolo.
L’ipotesi dello studio è che l’inibizione di ACAT 1 possa ridurre l’accumulo di lipidi nelle lesioni aterosclerotiche.
Esperimenti su modelli animali hanno mostrato che l’inibizione di ACAT era in grado di ridurre il volume dell’ateroma, probabilmente prevenendo l’accumulo di colesterolo entro i macrofagi e, pertanto, inibendo la formazione di cellule schiumose.
Lo studio ACTIVATE ha arruolato 534 pazienti con malattia coronarica sintomatica ed una stenosi maggiore del 20% all’angiografia coronarica.
Tutti i pazienti hanno ricevuto una terapia raccomandata che comprendeva le statine qualora ci fosse indicazione.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Pactimibe ( 100mg/die ), un inibitore ACAT, oppure placebo per 18 mesi.
Circa 60 pazienti per ogni braccio non si sono sottoposti a successivi esami ultrasonografici.
I livelli basali di colesterolo LDL dei partecipanti allo studio erano 95mg/dl.
E’ stato osservato che entrambi i gruppi di trattamento hanno presentato una progressione statisticamente significativa del volume dell’ateroma, sebbene l’incremento del volume dell’ateroma stesso fosse leggermente maggiore nel gruppo Pactimibe rispetto al gruppo placebo ( 0.69% versus 0.59%, rispettivamente; p = 0.77 ).
I parametri di efficacia secondaria hanno mostrato effetti proaterogenici del trattamento con Pactimibe.
I dati dello studio ACTIVATE hanno mostrato che nei pazienti con malattia coronarica, l’inibizione dell’enzima ACAT non presenta benefici riguardo alla variazione percentuale del volume dell’ateroma.
Lo studio ACTIVATE è stato presentato all’American Heart Association – Scientific Session, 2005. ( Xagena2006 )
Fonte: American Heart Journal, 2006
Cardio2006 Farma2006
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