Minore incidenza di gravi eventi cardiaci con la somministrazione di Abciximab per via intracoronarica nei pazienti con infarto miocardico acuto o angina instabile, sottoposti ad angioplastica corona


I Ricercatori della University of Ulm in Germania hanno confrontato due diverse somministrazioni di Abciximab ( ReoPro) , una attraverso un bolo intracoronarico e l’altra per via endovenosa , con l’obiettivo di verificare se la via intracoronarica permettesse di ridurre i gravi eventi cardiaci avversi ( MACE = major adverse cardiac events ) in misura maggiore rispetto alla via endovenosa, nei pazienti con infarto miocardico acuto o con angina instabile, sottoposti ad angioplastica coronarica.

Hanno preso parte allo studio 403 pazienti consecutivi.

Un bolo di 20 mg di Abciximab è stato somministrato per via endovenosa a 109 pazienti , mentre a 294 pazienti il farmaco è stato somministrato per via intracoronarica.

A 30 giorni , l’incidenza di MACE ( morte , infarto miocardico , rivascolarizzazione d’emergenza ) è risultata significativamente più bassa nei pazienti in cui Abciximab è stato somministrato per via intracoronarica ( 10,2% versus 20,2% ; p < 0.008 ).

L’effetto è risultato più pronunciato nei pazienti con flusso TIMI pre-procedura 0/1 ( MACE : 11,8% per via intracoronarica versus 27,5% per via endovenosa; p< 0.002 ). ( Xagena2003 )

Wohrle J et al, Circulation 2003; 107: 1840-1843



Cardio2003


Indietro

Altri articoli