Studio ESTEEM: associazione Ximelagatran ed Acido Acetilsalicilico più efficace del solo Acido Acetilsalicilico nel prevenire gli eventi vascolari maggiori nei pazienti con recente infarto miocardico


Dopo una sindrome coronarica acuta il rischio di eventi ischemici è alto.

Scopo dello studio è stato quello di valutare l’efficacia dello Ximelagatran ( Exanta ) , un inibitore della trombina per os, e dell’Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) nella prevenzione della morte , dell’infarto miocardico non-fatale e delle recidive ischemiche gravi dopo infarto miocardico recente.

Sono stati studiati 1883 pazienti che avevano avuto un recente infarto miocardico con o senza sopraslivellamento ST.

Dopo 14 giorni dall’evento infartuale i pazienti sono stati randomizzati a diversi dosaggi di Ximelagatran ( 24 mg, 36 mg, 48 mg o 60 mg 2 volte die ) , o a placebo, per 6 mesi.

Tutti i pazienti hanno ricevuto Acido AcetilSalicilico 160 mg 1 volta die.

L’end point primario di efficacia era rappresentato dalla dose-risposta dello Ximelagatran rispetto al placebo riguardo alla morte per tutte le cause, all’infarto miocardico non fatale e alle recidive di attacchi ischemici gravi.

Ximelagatran ha ridotto in modo significativo il rischio dell’end point primario rispetto al placebo dal 16,3% al 12,7% ( hazard ratio: 0,76 ).

Dallo studio non è emersa tuttavia alcuna indicazione riguardo alla dose-risposta tra i gruppi trattati con Ximelagatran.

Eventi emorragici maggiori si sono presentati nell’1,8% e nello 0,9% dei pazienti trattati con Ximelagatran e placebo, rispettivamente ( hazard ratio: 1,97 ).

Dallo studio è emerso che il trattamento associato Ximelagatran ed Acido Acetilsalicilico è più efficace rispetto al solo trattamento con Acido Acetilsalicilico nel prevenire i principali eventi cardiovascolari nei pazienti con un recente infarto miocardico. ( Xagena2003 )

Wallentin L et al, Lancet 2003; 362:789-797


Cardio2003 Farma2003


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