Vyndaqel per ritardare i danni ai nervi causati dall’amiloidosi da transtiretina
Vyndaqel è un medicinale contenente il principio attivo Tafamidis, che viene impiegato per ritardare i danni ai nervi causati dall’amiloidosi da transtiretina, una malattia ereditaria in cui fibre denominate amiloidi si accumulano nei tessuti dell’organismo, compresi i nervi.
Vyndaqel è usato nei pazienti adulti nella fase precoce del disturbo nervoso.
Poiché il numero di pazienti affetti da amiloidosi da transtiretina è basso, la malattia è considerata rara e Vyndaqel è stato qualificato come medicinale orfano il 28 agosto 2006.
Vyndaqel è disponibile in capsule ( 20 mg ).
La dose raccomandata è di una compressa una volta al giorno, da deglutire intera. Vyndaqel è usato in associazione alla cura standard nei pazienti affetti da amiloidosi da transtiretina.
I medici sono tenuti a monitorare i pazienti e a valutare la necessità di altri trattamenti, compreso il trapianto del fegato.
I pazienti sottoposti a trapianto del fegato devono smettere di assumere Vyndaqel.
Nei pazienti affetti da amiloidosi da transtiretina, le fibre di amiloidi che circondano e danneggiano i nervi sono formate da una proteina ematica denominata transtiretina, che in tali pazienti è difettosa. Di conseguenza, la proteina si scompone facilmente e i residui si depositano nei tessuti e negli organi, dove interferiscono con le normali funzioni di questi ultimi.
Il principio attivo di Vyndaqel, Tafamidis, è uno stabilizzatore della transtiretina, alla quale si unisce. Tale azione previene la scomposizione di questa proteina, arrestando quindi la formazione di amiloide e rallentando la progressione della malattia nervosa.
Vyndaqel è stato confrontato con placebo in 128 pazienti affetti da amiloidosi da transtiretina. La principale misura dell’efficacia era basata su una valutazione dei danni nervosi nei pazienti e della loro qualità di vita dopo 18 mesi di trattamento.
Vyndaqel è risultato essere più efficace del placebo nel trattamento dei pazienti affetti da amiloidosi da transtiretina. Nel 45% dei pazienti che assumevano Vyndaqel la funzione nervosa è migliorata o si è stabilizzata, rispetto al 30% dei pazienti trattati con placebo.
Nei risultati non rientrano i pazienti affetti dalla malattia in forma più grave che hanno abbandonato lo studio in anticipo per la necessità di sottoporsi a un trapianto di fegato.
I pazienti che assumevano Vyndaqel hanno anche conseguito punteggi migliori per quanto riguarda la qualità di vita; tuttavia, la differenza rispetto al placebo non è stata ritenuta significativa.
Gli effetti indesiderati più comuni di Vyndaqel ( osservati in più di 1 paziente su 10 ) sono infezione del tratto urinario, infezione vaginale, dolore all’addome superiore e diarrea.
Vyndaqel non deve essere usato in soggetti ipersensibili ( allergici ) al Tafamidis o a uno qualsiasi degli
altri ingredienti.
Il Comitato scientifico, CHMP, dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha notato che, a parte i pazienti che hanno abbandonato lo studio perché necessitavano di un trapianto di fegato, Vyndaqel è stato più efficace del placebo nel ritardare i danni ai nervi nei pazienti affetti da amiloidosi da transtiretina.
Il medicinale non ha presentato importanti problemi di sicurezza e i rischi sono stati considerati gestibili.
Il CHMP ha quindi concluso che i benefici di Vyndaqel sono superiori ai suoi rischi. ( Xagena2014 )
Fonte: EMA, 2014
MalRar2015 Med2015 Neuro2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Trattamento con Patisiran nei pazienti con amiloidosi cardiaca da transtiretina
L'amiloidosi da transtiretina, chiamata anche amiloidosi ATTR, è associata all'accumulo di depositi di amiloide da transtiretina nel cuore e si...
Una risposta cardiaca precoce è possibile nell'amiloidosi AL cardiaca in stadio IIIb ed è associata a una sopravvivenza prolungata
I pazienti con amiloidosi da catena leggera delle immunoglobuline ( AL ) e coinvolgimento cardiaco in stadio IIIb hanno un...
Amiloidosi cardiaca da catene leggere di nuova diagnosi: Doxiciclina combinata con Bortezomib - Ciclofosfamide - Desametasone
In uno studio retrospettivo è stato dimostrato che la Doxiciclina ( Bassado ) è associata a una maggiore sopravvivenza nei...
Impatto della diagnosi precoce nell'amiloidosi cardiaca ATTR nel corso di 20 anni
I progressi diagnostici e terapeutici hanno portato a una maggiore consapevolezza dell'amiloidosi cardiaca da transtiretina ( ATTR-CA ). Sono stati...
Darzalex Faspro per il trattamento dei pazienti con amiloidosi da catene leggere di nuova diagnosi
La FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Darzalex Faspro ( Daratumumab e Ialuronidasi-fihj; Ialuronidasi ), una formulazione...
Amiloidosi hATTR con polineuropatia: Vutrisiran ha ridotto la progressione della neuropatia, e ha migliorato la qualità di vita e la velocità dell'andatura
Lo studio di fase 3 HELIOS-A riguardante Vutrisiran, un RNAi terapeutico sperimentale in fase di sviluppo per il trattamento dell'amiloidosi...
Sicurezza ed efficacia a lungo termine di Patisiran per l'amiloidosi ereditaria mediata da transtiretina con polineuropatia: risultati a 12 mesi
L'amiloidosi ereditaria mediata dalla transtiretina è una malattia rara, ereditaria e progressiva causata da mutazioni nel gene della transtiretina (...
Editing genico in vivo con CRISPR-Cas9 per l'amiloidosi da transtiretina
L'amiloidosi da transtiretina, chiamata anche amiloidosi ATTR, è una malattia potenzialmente letale caratterizzata da un progressivo accumulo di proteina transtiretina...
Trattamento a base di Daratumumab per l'amiloidosi da catene leggere delle immunoglobuline
L'amiloidosi sistemica delle catene leggere delle immunoglobuline ( AL ) è caratterizzata dalla deposizione di fibrille amiloidi di catene leggere...
Inotersen nei pazienti con polineuropatia da amiloidosi ereditaria mediata da transtiretina: miglioramenti prolungati nei parametri della progressione neuropatica a 39 mesi
Sono stati pubblicati su European Journal of Neurology i dati a lungo termine relativi alla fase di estensione in aperto...