Inibizione di ACAT e progressione della aterosclerosi carotidea nei pazienti con ipercolesterolemia familiare


L’inibizione dell’acil coenzima A:colesterolo aciltransferasi ( ACAT ), un enzima intracellulare coinvolto nell’accumulo del colesterolo, con Pactimibe si ritiene possa essere d’aiuto nella prevenzione della malattia cardiovascolare.

Un gruppo di ricercatori olandesi ha riportato i dati di uno studio condotto per valutare l’efficacia e la sicurezza di Pactimibe nell’inibizione dell’aterosclerosi.

Lo studio CAPTIVATE ( Carotid Atherosclerosis Progression Trial Investigating Vascular ACAT Inhibition Treatment Effects ) è stato condotto su 892 pazienti eterozigoti per ipercolesterolemia familiare presso 40 Centri in Stati Uniti, Canada, Europa, Sud Africa e Israele tra il febbraio 2004 e il dicembre 2005. Lo studio è terminato il 26 ottobre 2005.

I partecipanti hanno ricevuto 100 mg/die di Pactimibe ( n=443 ) oppure placebo ( n=438 ) in aggiunta alla terapia standard per la diminuzione dei lipidi.

L’aterosclerosi carotidea è stata valutata mediante la misurazione dello spessore dell’intima-media carotidea ( CIMT ) con tecniche ultrasonografiche, al basale e a 12, 18 e 24 mesi.
Il valore massimo di CIMT era l’endpoint primario, mentre il valore medio rappresentava l’endpoint secondario.

Dal momento che Pactimibe non si è rivelato efficace nello studio ACTIVATE eseguito utilizzando ultrasonografia intravascolare coronarica, lo studio CAPTIVATE è stato terminato in anticipo dopo un follow-up di 15 mesi.

Dopo 6 mesi di trattamento con Pactimibe il colesterolo LDL è aumentato del 7,3% rispetto all’1,4% del gruppo placebo ( P=0,001 ).
Sono state analizzate le scansioni ultrasonografiche della carotide di 716 pazienti con almeno 2 scansioni, ottenute a distanza di almeno 40 settimane.

Le misure di CIMT massimo non hanno mostrato un effetto del trattamento con Pactimibe ( differenza 0,004 mm; P = 0,64); tuttavia, la misura di CIMT medio ha rivelato un aumento di 0,014 mm ( P = 0,04 ) nei pazienti trattati con Pactimibe rispetto a quelli del gruppo placebo.

Gli eventi cardiovascolari maggiori ( morte cardiovascolare, infarto del miocardio e ictus ) sono risultati più frequenti nel gruppo Pactimibe rispetto al gruppo placebo ( 2,3% versus 0,2% ).

In conclusione, nei pazienti con ipercolesterolemia familiare, Pactimibe non ha avuto alcun effetto sull’aterosclerosi come è emerso dalla valutazione dei cambiamenti nel massimo CIMT rispetto al placebo, ma è risultato associato a un aumento del CIMT medio e a un incremento dell’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori. ( Xagena2009 )

Meuwese MC et al, JAMA 2009; 301: 1131-1139


Cardio2009 Farma2009


Indietro

Altri articoli

L’effetto di Alirocumab ( Praluent ), un inibitore di PCSK9 ( proproteina convertasi subtilisina / kexina tipo 9 ), sul...


La metalloproteinasi ADAMTS-7 ( A Disintegrin And Metalloproteinase with ThromboSpondin motifs ) è un nuovo locus associato all'aterosclerosi coronarica umana....


Lo studio REDUCE-IT ( Reduction of Cardiovascular Events With Icosapent Ethyl - Intervention Trial ) ha riportato una riduzione del...


Le placche coronariche che tendono a rompersi e causano eventi cardiaci avversi sono caratterizzate da un'elevata carica di placca, da...


Il peso delle patologie cerebrovascolari è associato al parkinsonismo progressivo negli anziani. È stata testata l'ipotesi secondo cui gli anziani...


Inclisiran ( Leqvio ) è un piccolo RNA interferente a doppio filamento che sopprime la traduzione della proproteina convertasi subtilisina-kexina...


Rimane da definire se gli effetti aggiuntivi di riduzione del colesterolo LDL con Ezetimibe ( Zetia ) aggiunto alla...


L'esposizione ad arsenico, cadmio, titanio e potenzialmente antimonio aumenta il rischio di aterosclerosi, secondo i risultati dello studio AWHS (...


La terapia antipiastrinica è raccomandata nei pazienti con aterosclerosi accertata. È stata confrontata la monoterapia con un inibitore P2Y12 rispetto...


Lo studio TST ( Treat Stroke to Target ) ha mostrato il vantaggio di mirare a una concentrazione di colesterolo...