I beta-bloccanti sono efficaci nei pazienti anziani con BPCO ed asma dopo infarto miocardico, che non assumono beta-agonisti


E’ stato valutato l’impiego e l’efficacia della terapia con beta-bloccanti dopo infarto miocardico acuto in pazienti anziani con broncopneumopatia cronica ostruttiva o asma.
Dei 54.962 pazienti senza controindicazioni ai beta-bloccanti, i pazienti con BPCO o asma (20%) avevano significativamente una minore probabilità che fossero loro prescritti i beta-bloccanti alla dimissione ospedaliera dopo infarto miocardico.
Dopo aggiustamenti per fattori demografici e fattori clinici, è stato trovato che i beta-bloccanti erano associati ad una mortalità ad 1 anno più bassa nei pazienti con BPCO o asma che non stavano assumendo beta-agonisti.
Non è stato invece osservato un beneficio sulla sopravvivenza con i beta-bloccanti nei pazienti che assumevano contemporaneamente i beta-agonisti o con grave BPCO o asma.

Chen J et al, J am Coll Cardiol 2001; 37: 1950-1956

Xagena


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