Perchè i betabloccanti non sono cardioprotettivi nei pazienti anziani con ipertensione


I beta-bloccanti sono impiegati nel trattamento dell’ipertensione da più di 30 anni, tuttavia nessuno studio ha mai mostrato che il loro impiego riduce la morbidità e la mortalità negli anziani.
Al contrario, il British Medical Research Council Trial negli anziani ha documentato che, sebbene l’Atenololo sia in grado di abbassare i livelli della pressione sanguigna, la morbidità e la mortalità nel gruppo beta-bloccante non sono risultate diverse rispetto al gruppo placebo.
Non solo la monoterapia con il beta-bloccante non è risultata efficace, ma nei pazienti a cui è stata somministrata l’associazione beta-bloccante e diuretico è stato osservato un peggioramento rispetto ai pazienti trattati solamente con il diuretico.
I beta-bloccanti sono meno efficaci rispetto ai diuretici nel ridurre la pressione sanguigna, e sono tra l’altro scarsamente tollerati negli anziani.
La minore efficacia dei beta bloccanti è da ascrivere con probabilità alla ridotta responsività beta-adrenergica associata all’età.
Pertanto i beta-bloccanti non dovrebbero essere impiegati come farmaci antipertensivi di prima scelta nel trattamento dell’ipertensione non complicata nelle persone anziane. ( Xagena2002 )

Grossman E & Messerli F H , Curr Cardiol Resp 2002 ; 4 : 468-673


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