Esiti nei pazienti con malattia de novo dell’arteria coronaria principale di sinistra trattati con intervento coronarico percutaneo, utilizzando stent medicati con Paclitaxel o bypass aorto-coronar


Lo studio prospettico, multinazionale e randomizzato SYNTAX ( Synergy Between Percutaneous Coronary Intervention With TAXUS and Cardiac Surgery ) è stato disegnato per valutare la strategia di rivascolarizzazione ottimale tra intervento coronarico percutaneo ( PCI ) e il bypass coronarico ( CABG ) per i pazienti con malattia coronarica principale di sinistra e/o malattia coronarica trivasale.

L’analisi osservazionale ha riguardato i risultati di un sottogruppo prespecificato di 705 pazienti randomizzati con malattia coronarica dell'arteria principale di sinistra tra i 1800 pazienti con malattia vascolare a tre vasi e/o malattia coronarica dell'arteria principale di sinistra de novo randomizzati a procedura PCI con stent a rilascio di Paclitaxel o bypass coronarico nello studio SYNTAX.

I tassi di eventi avversi maggiori cardiaci e cerebrovascolari a 1 anno nei pazienti con malattia coronarica dell'arteria principale di sinistra sono risultati simili con bypass coronarico e intervento coronarico percutaneo ( 13.7% versus 15.8%; P=0.44 ).

A 1 anno, l'incidenza di ictus è risultata significativamente più alta nel gruppo bypass coronarico ( 2.7% versus 0.3%; P=0.009 ), mentre la ripetizione della rivascolarizzazione è risultata maggiore nel gruppo intervento coronarico percutaneo ( 6.5% versus 11.8%; P=0.02 ); non sono state osservate differenze tra i gruppi per gli altri endpoint.

Quando i pazienti sono stati valutati per complessità anatomica, quelli con alti punteggi basali SYNTAX hanno mostrato esiti significativamente peggiori con procedura PCI, rispetto ai pazienti con punteggi SYNTAX bassi o intermedi; gli esiti per i pazienti con bypass coronarico non sono risultati correlati con il punteggio SYNTAX, ma il valore basale EuroSCORE ha predetto in modo significativo gli esiti per entrambi i trattamenti.

In conclusione, i pazienti con malattia coronarica principale sinistra con rivascolarizzazione mediante intervento coronarico percutaneo hanno mostrato esiti di sicurezza e di efficacia simili a quelli ottenuti con bypass coronarico a 1 anno.
E’ necessario un follow-up più lungo per determinare se queste due strategie di rivascolarizzazione sono in grado di offrire esiti comparabili a medio termine in questo gruppo di pazienti complessi. ( Xagena2010 )

Morice MC et al, Circulation 2010; 121: 2645-2653


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