I livelli preoperatori di emoglobina predicono la sopravvivenza dopo bypass coronarico


Il valore predittivo dei livelli preoperatori di emoglobina dopo bypass coronarico ( CABG ) non è stato ben stabilito.

Uno studio ha esaminato come il livello preoperatorio di emoglobina possa influenzare la sopravvivenza dei pazienti dopo CABG.
La mortalità tardiva è stata confrontata con quella della popolazione generale.

E’ stata determinata la mortalità precoce e tardiva di tutti i pazienti consecutivi, sottoposti a bypass coronarico isolato tra il gennaio 1998 e il dicembre 2007.

I pazienti sono stati classificati in 4 gruppi, stratificati in base al livello preoperatorio di emoglobina.

Il punto di cutoff per l’anemia era di 13 g/dl per gli uomini e 12 g/dl per le donne.

Dopo l’esclusione di 122 pazienti, che sono andati perduti durante il follow-up e 481 pazienti con livelli di emoglobina mancanti, i dati completi hanno riguardato 10.025 pazienti.

Le analisi di regressione logistica multivariata hanno evidenziato che l’anemia è un fattore di rischio indipendente di più elevata mortalità precoce.

Le analisi di regressione di Cox hanno rivelato che un basso livello di emoglobina è un predittore di più alta mortalità tardiva.

Rispetto alla sopravvivenza attesa, i pazienti con più bassi livelli preoperatori di emoglobina hanno un esito meno favorevole, mentre i pazienti con i più alti livelli di emoglobina presentano un outcome migliore.

Dallo studio è emerso che un più basso livello preoperatorio di emoglobina è un predittore indipendente di mortalità tardiva nei pazienti sottoposti a CABG, mentre l’anemia è un fattore di rischio per la mortalità precoce e tardiva. Rispetto alla popolazione generale, i pazienti anemici hanno una sopravvivenza peggiore rispetto a quanto atteso. ( Xagena2009 )

van Straten AHM et al, Circulation 2009; 120: 118-125


Cardio2009 Emo2009


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