Studio CARDia: confronto tra intervento coronarico percutaneo e bypass coronarico nei pazienti con diabete mellito
L’obiettivo dello studio CARDia ( Coronary Artery Revascularization in Diabetes ) è stato quello di confrontare la sicurezza e l’efficacia dell'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) con impianto di stent e il bypass coronarico ( CABG ) in pazienti con diabete mellito e malattia coronarica multivasale sintomatica.
Il bypass coronarico è il metodo standard per la rivascolarizzazione nei pazienti con diabete mellito e coronaropatia multivasale, ma con i progressi nella procedura PCI, non è chiaro se il bypass sia il metodo preferito di rivascolarizzazione.
L'endpoint primario era un composito di mortalità per tutte le cause, infarto del miocardio e ictus; l’endpoint secondario principale comprendeva l'aggiunta di ripetuta rivascolarizzazione agli eventi dell’ endpoint primario.
In totale, 510 pazienti diabetici con malattia coronarica multivasale o complessa a singolo vaso provenienti da 24 Centri sono stati randomizzati a un intervento coronarico percutaneo con posizionamento di stent ( e Abciximab di routine ) oppure a bypass coronarico.
In principio sono stati utilizzati stent metallici nudi, ma si è poi passati a stent Cypher ( a eluizione di Sirolimus ) non appena resi disponibili.
A 1 anno di follow-up, il tasso composito di morte, infarto miocardico e ictus è stato pari a 10.5% nel gruppo bypass e 13.0% nel gruppo intervento coronarico percutaneo ( hazard ratio, HR=1.25; p=0.39 ), i tassi di mortalità per tutte le cause sono stati, rispettivamente, 3.2% e 3.2%, e quelli di morte, infarto del miocardio, ictus o rivascolarizzazione ripetuta sono stati 11.3% e 19.3% ( HR=1.77; p=0.02 ).
Quando i pazienti sottoposti a bypass sono stati confrontati con un sottogruppo di pazienti con stent a eluizione di farmaco ( 69% dei pazienti ), i tassi di esito primario sono stati, rispettivamente, pari a 12.4% e a 11.6% ( HR=0.93; p=0.82 ).
In conclusione, lo studio CARDia è il primo studio randomizzato di rivascolarizzazione coronarica in pazienti con diabete mellito, ma i risultati a 1 anno non hanno dimostrato la non-inferiorità dell'intervento coronarico percutaneo rispetto al bypass coronarico.
Tuttavia, lo studio ha mostrato che l'intervento coronarico percutaneo multivasale è possibile in pazienti con diabete, ma è necessario un follow-up a lungo termine e dati di altri studi per fornire un confronto più preciso riguardo all’efficacia di queste due strategie di rivascolarizzazione. ( Xagena2010 )
Kapur A et al, J Am Coll Cardiol 2010; 55: 432-440
Cardio2010 Endo2010
Indietro
Altri articoli
Associazione di doppia terapia antipiastrinica con Ticagrelor con fallimento di innesto venoso dopo chirurgia di innesto di bypass coronarico
Il ruolo del Ticagrelor ( Brilique ) con o senza Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) dopo un intervento chirurgico di...
Associazione tra bypass coronarico e intervento coronarico percutaneo con declino della memoria negli anziani sottoposti a rivascolarizzazione coronarica
Non è chiaro se il bypass coronarico ( CABG ) sia associato a declino cognitivo negli anziani rispetto a un...
Intervento coronarico percutaneo con stent a rilascio di farmaco versus innesto di bypass aorto-coronarico nella malattia della arteria coronaria principale sinistra
La strategia ottimale di rivascolarizzazione per i pazienti con malattia della arteria coronaria principale sinistra è incerta. Sono stati valutati...
Icosapent etile riduce gli eventi ischemici nei pazienti con una storia di precedente bypass coronarico: studio REDUCE-IT CABG
Nonostante i progressi nella chirurgia e nella farmacoterapia, rimane un rischio ischemico residuo significativo dopo l'intervento chirurgico di bypass coronarico...
Angioplastica coronarica percutanea rispetto a bypass coronarico nel trattamento della stenosi non-protetta dell'arteria coronaria principale sinistra: esiti a 5 anni aggiornati dallo studio NOBLE
L'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) è sempre più utilizzato nella rivascolarizzazione di pazienti con malattia coronarica principale sinistra al...
Prelievo endoscopico o in aperto di innesto venoso per bypass coronarico
L'innesto di vena safena è la via più comune per l'innesto di bypass coronarico ( CABG ). L'influenza della tecnica...
Intervento coronarico percutaneo rispetto a bypass coronarico nei pazienti con malattia coronarica a tre vasi o dell’arteria coronaria principale sinistra: follow-up a 10 anni dello studio SYNTAX
Lo studio SYNTAX ( Synergy between PCI with Taxus and Cardiac Surgery ) è stato uno studio di non-inferiorità che...
Esiti a 5 anni dopo intervento coronarico percutaneo o bypass per la malattia della coronaria principale sinistra
Gli esiti a lungo termine dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ) con stent a rilascio di farmaco contemporanei, rispetto...
Ictus a 5 anni più comune dopo bypass aorto-coronarico rispetto a intervento coronarico percutaneo
In una analisi di 11 studi clinici randomizzati, il tasso di ictus a 5 anni è risultato significativamente più basso...
Effetto di Ticagrelor più Aspirina, Ticagrelor da solo o Aspirina da sola sulla pervietà dell’innesto di vena safena 1 anno dopo bypass coronarico
L'effetto del Ticagrelor ( Brilique ) con o senza Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) sulla pervietà dell'innesto di vena safena...