Il rischio di calcificazione dell’arteria coronarica è amplificato nei pazienti con sindrome metabolica
Alti livelli di colesterolo LDL e la presenza di sindrome metabolica sono dei fattori di rischio accertati per la malattia cardiovascolare clinica e subclinica. Tuttavia, il contributo relativo della sindrome metabolica e di alti livelli di colesterolo LDL alla malattia cardiovascolare non è ben definito.
Uno studio, condotto da Ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine, a Baltimora negli Stati Uniti, ha valutato il rischio relativo per la presenza di calcificazione dell’arteria coronarica ( CAC ) nei pazienti con sindrome metabolica, rispetto ai livelli moderati o alti di colesterolo LDL.
Sono stati studiati 440 uomini asintomatici ( età media 46 anni, intervallo tra 29 e 65 anni ).
La presenza di sindrome metabolica è stata definita utilizzando i criteri del National Cholesterol Education Program Adult Treatment Panel III ( NCEP ATP III; n=112; 24% ).
Livelli di colesterolo LDL compresi tra 130 e 159 mg/dl sono stati definiti moderati, livelli maggiori o uguali a 160 mg/dl sono stati definiti alti ( n=76; 17% ).
In 190 uomini ( 40% ) è stata osservata calcificazione dell’arteria coronarica.
La prevalenza di CAC maggiore di 0 è risultata più bassa negli uomini negativi per la sindrome metabolica e con livelli di colesterolo LDL inferiori a 130 mg/dl ( 35% ), o tra 130 e 159 mg/dl ( 34% ), e più alta nei pazienti con malattia metabolica e livelli di colesterolo LDL superiori a 160 mg/dl ( 80% ).
Uomini con sindrome metabolica e con livelli di colesterolo LDL compresi tra 130 e 159 mg/dl hanno mostrato una prevalenza di CAC simile a quella degli uomini senza sindrome metabolica e con livelli di colesterolo LDL maggiori o uguali a 160 mg/dl ( 54% vs 57%, rispettivamente ). Questa relazione è rimasta valida anche dopo aggiustamenti per età, stato di fumatore o meno e utilizzo di farmaci per abbassare il colesterolo.
All’analisi di regressione logistica, l’odds ratio ( OR ) per CAC maggiore di 0 è risultato più alto nei pazienti con sindrome metabolica ed alti livelli di colesterolo LDL.
In conclusione, questi risultati suggeriscono che il rischio di calcificazione dell’arteria coronarica negli uomini asintomatici con livelli di colesterolo LDL moderati o alti, è amplificato nei pazienti con sindrome metabolica. ( Xagena2007 )
Campbell CY et al, Am J Cardiol 2007; 100: 840-843
Cardio2007 Endo2007
Indietro
Altri articoli
Valore della progressione della calcificazione dell'arteria coronarica per la previsione del rischio di eventi coronarici e cardiovascolari
La tomografia computerizzata ( CT ) consente la stima della progressione della calcificazione dell'arteria coronarica ( CAC ). Sono stati valutati diversi...
Calcificazione della arteria coronarica per guidare un approccio personalizzato basato sul rischio per l'inizio e l'intensificazione della terapia antipertensiva
L'utilizzo del rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche ( ASCVD ) per personalizzare gli obiettivi del trattamento per la pressione arteriosa...
Associazione tra depressione e calcificazione dell’arteria coronarica nelle donne con lupus eritematoso sistemico
E’ stata compiuta una ricerca per determinare l'associazione tra depressione, fattori di rischio cardiovascolare e calcificazione dell'arteria coronarica nelle donne...
La breve durata del sonno associata a calcificazione dell’arteria coronarica
La calcificazione dell’arteria coronarica è un predittore subclinico della malattia coronarica.Recenti studi hanno dimostrato che la durata del sonno è...
Aterosclerosi: le donne con sindrome dell’ovaio policistico presentano un’aumentata calcificazione dell’arteria coronarica
La sindrome dell’ovaio policistico ( PCOS ), una comune condizione endocrina riproduttiva che si manifesta durante la pubertà, è caratterizzata...