I calcioantagonisti nel trattamento dell’ipertensione: confronto con la terapia convenzionale circa la mortalità e al rischio cardiovascolare


Una meta-analisi ha esaminato alcuni studi clinici che confrontavano i calcioantagonisti con la terapia convenzionale ( diuretici o beta-bloccanti ) o con gli Ace inibitori.
Precedenti meta-analisi avevano fornito risultati contrastanti, suggerendo che i calcioantagonisti potessero aumentare l’incidenza di infarto miocardico e ridurre i casi di ictus.
La nuova meta-analisi ha preso in considerazione un totale di 24.322 pazienti.
I calcioantagonisti hanno mostrato un rischio di mortalità totale e cardiovascolare e di eventi cardiovascolari maggiori, con un’incidenza simile a quella della terapia convenzionale.
L’assunzione di calcioantagonisti è risultata legata ad un rischio più basso di ictus non fatale (- 25%) ed a un rischio più alto di infarto miocardico totale (18%), principalmente non fatale (18%). 
Quando confrontati con gli Ace-inibitori in 1.318 pazienti diabetici, i calcioantagonisti hanno presentato un più alto significativo rischio di infarto miocardico non fatale (rischio relativo: 2,259) e totale (rischio relativo: 2,204).
La percentuale di mortalità cardiovascolare e totale sono risultate simili.
Da questa meta-analisi è emerso che l’incidenza di mortalità totale e cardiovascolare e di eventi cardiovascolari maggiori dopo trattamento con i calcioantagonisti sono apparentemente simili all’incidenza degli eventi prodotti con la terapia convenzionale ( diuretici o beta-bloccanti ).
Nei pazienti ipertesi con diabete i calcioantagonisti potrebbero risultare meno sicuri degli Ace-inibitori. ( Xagena2001 )

Opie LH et al, J Am Coll Cardiol 2001; 39: 315-322 


Indietro

Altri articoli

Una meta-analisi di studi randomizzati controllati ( RCT ) ha mostrato che i decessi per tutte le cause non erano...


Le pazienti con diabete mellito di tipo 2 presentano spesso altre malattie, come ipertensione, dislipidemia, e malattie cardiovascolari. Tuttavia, non...


Diverse classi di farmaci anti-ipertensivi possono influire sul rischio di fibrillazione atriale. Alcuni studi hanno suggerito che i farmaci che...


Gli antagonisti del recettore dell'angiotensina, anche noti come sartani, sono ampiamente impiegati nei pazienti ad alto rischio di eventi cardiocerebrovascolari.E’...


Ricercatori della Nova Southeastern University negli Stati Uniti, hanno compiuto una revisione della letteratura riguardo all’efficacia, tollerabilità ed utilità d’impiego...


La terapia elettiva per la tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica è basata sui beta-bloccanti, somministrati ad alti dosaggi.Tuttavia, sebbene i beta-bloccanti...


L’obiettivo dello studio ERICA ( Efficacy of Ranolazine in Chronic Angina ) migliora l’angina nei pazienti con malattia coronarica stabile...


L’ipertensione è una delle principali cause di insufficienza cardiaca e la precede nel 91% dei casi. Lo studio ALLHAT (...


L’American College of Chest Phisicians ( ACCP ) – Diagnosis and Management of Pulmonary Arterial Hypertension: ACCP Evidence–Based Clinical Practice...


Ai dosaggi terapeutici i calcioantagonisti sono farmaci sicuri. L’impiego di alti dosaggi può provocare gravi effetti indesiderati, tra cui: confusione,...