Il rischio cardiovascolare nell'osteoartrosi è per oltre i due terzi correlato all'utilizzo dei farmaci antinfiammatori non-steroidei


Circa il 67% dell'elevato rischio di malattia cardiovascolare associato a pazienti con osteoartrosi è attribuito all'uso dei farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ).

L'esame del rischio cardiovascolare tra gli individui affetti da osteoartrosi è un'area di ricerca importante poiché si sa molto poco dell'associazione, nonostante l'osteoartrosi sia la più comune malattia reumatica con una elevata prevalenza tra gli anziani.

Sebbene precedenti studi abbiano stabilito che l'osteoartrosi è un fattore di rischio indipendente per le malattie cardiovascolari, questa associazione può essere esacerbata dal trattamento con i FANS, che presentano anche un aumento del rischio cardiovascolare.

Per determinare il ruolo dei FANS riguardo all'elevato rischio cardiovascolare tra i pazienti con osteoartrosi, i ricercatori hanno preso in esame i dati amministrativi sanitari di 720.055 persone nella Columbia Britannica per confrontare i pazienti con osteoartrosi ( n = 7.743 ) con individui di età / sesso corrispondenti senza questa malattia reumatica ( n = 23.229 ).

In base ai risultati dello studio, i pazienti con osteoartrosi hanno mostrato un rischio maggiore del 23% di malattia cardiovascolare rispetto ai soggetti senza osteoartrosi, dopo aggiustamento per stato socioeconomico, indice di massa corporea ( BMI ) e condizioni correlate a malattia cardiovascolare, inclusa broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ), ipertensione, diabete mellito, iperlipidemia e punteggio di comorbilità di Romano.

Tuttavia, quando i ricercatori hanno calcolato l'effetto dell'uso di FANS sull'aumentato rischio di malattia cardiovascolare associato all'osteoartrosi, hanno determinato che il 67.51% dell'effetto totale di osteoartrosi sul rischio di malattia cardiovascolare era attribuibile all'uso di FANS.

Inoltre, i ricercatori hanno notato che il 44.77% del rischio aumentato di insufficienza cardiaca congestizia osservato era correlato all'uso di FANS, mentre la proporzione del rischio aumentato dovuto ai FANS era del 44.77% per lo scompenso cardiaco.
Oltre il 90% degli effetti totali per la cardiopatia ischemica e l'ictus è stato attribuito all'uso di FANS.

Questo è il primo studio longitudinale che ha valutato il ruolo dei FANS nella relazione tra osteoartrosi e malattia cardiovascolare in un ampio campione basato sulla popolazione.
I risultati hanno indicato che l'osteoartrosi è un fattore di rischio indipendente per la malattia cardiovascolare e hanno indicato che una parte sostanziale dell'aumento del rischio è dovuta all'uso dei FANS. ( Xagena2018 )

Fonte: EULAR Annual Congress, 2018

Onco2018 Reuma2018 Farma2018


Indietro

Altri articoli

La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...


Sebbene il colesterolo da lipoproteine ​​a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...


L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...


Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...


Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...


L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...


Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...


La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...


Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...