Acidi grassi polinsaturi Omega-3 nella prevenzione delle recidive di aritmia dopo cardioversione elettrica della fibrillazione atriale persistente cronica


La fibrillazione atriale persistente ricorre spesso dopo cardioversione elettrica DC-shock. Poichè numerosi studi sperimentali e clinici suggeriscono che gli acidi grassi polinsaturi n-3 ( PUFA ) possono avere proprietà antiaritmiche, anche a livello atriale, i cardiologi del San Filippo Neri di Roma hanno valutato se la supplementazione orale con Acidi grassi polinsaturi, in aggiunta ai tradizionali farmaci antiaritmici, sia in grado di ridurre il tasso di recidiva della aritmia dopo cardioversione elettrica della fibrillazione atriale persistente.

Un totale di 204 pazienti ( età media 69.3 anni, 33% donne ) con fibrillazione atriale persistente sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 3 g/die di PUFA fino al momento della cardioversione e successivamente 2 g/die ( n=104 ) oppure placebo ( n=100 ) per 6 mesi, iniziando almeno 1 settimana prima della cardioversione elettrica.

Il ritmo cardiaco è stato valutato sia mediante monitoraggio transtelefonico sia con visite cliniche.

L’endpoint primario era il tasso di recidiva di fibrillazione atriale.

Il ritmo sinusale è stato ripristinato, sia spontaneamente che dopo cardioversione elettrica, in 187 pazienti ( 91.7% ), 95 pazienti ( 91.4% ) su acidi grassi polinsaturi e 92 pazienti ( 92.0% ) nel gruppo placebo ( p=non significativo ).

Recidiva di fibrillazione atriale è stata osservata in 56 ( 58.9% ) pazienti nel braccio PUFA e in 47 ( 51.1% ) nel braccio placebo ( p=0.28 ).

Il tempo medio di recidiva di fibrillazione atriale è stato di 83 giorni nel gruppo PUFA e 106 giorni nel gruppo placebo ( p=0.29 ).

In conclusione, i nostri risultati non forniscono elementi a sostegno dell'ipotesi che, in pazienti sottoposti a cardioversione elettrica di fibrillazione atriale cronica persistente, la supplementazione con PUFA in aggiunta al normale trattamento antiaritmico riduce la fibrillazione atriale ricorrente. ( Xagena2011 )

Bianconi L et al, EuroPACE 2011; 13: 174-181


Cardio2011 Farma2011


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