Celecoxib può aiutare a prevenire il tumore colorettale
Due studi hanno dimostrato che l’isperespressione dell’enzima COX-2 è correlata alla crescita e diffusione dei tumori del colon-retto.
Gli inibitori COX-2 possono ridurre il presentarsi degli adenomi del colon-retto ( tumori benigni ) nei pazienti con una storia della malattia, così come lo sviluppo di tumori colorettali sporadici.
Celecoxib riduce gli adenomi colorettali sporadici
Lo studio APC ( Adenoma Prevention with Celecoxib Study ) ha arruolato 2035 soggetti che sono stati assegnati in modo random all’inibitore COX-2, Celecoxib ( Celebrex ), con l’obiettivo di prevenire gli adenomi del colon-retto.
Risultati dello studio hanno rivelato che il Celecoxib riduce in modo significativo la formazione di adenomi intestinali di grandi dimensioni durante un periodo di 3 anni dopo la rimozione dei polipi nei pazienti ad alto rischio di sviluppare il tumore del colon-retto.
Tra i partecipanti, 679 pazienti sono stati trattati con placebo, 685 hanno ricevuto 200mg di Celecoxib e 671 sono stati trattati con 400mg di Celecoxib, due volte al giorno.
Il 31% dei partecipanti stava assumendo Aspirina a basso dosaggio.
La colonscopia durante il follow-up è stata effettuata nell’89% dei partecipanti dopo 1 anno, ed il 76% è stato sottoposto a colonscopia a 3 anni.
L’incidenza di uno o più tumori benigni è stata del 61% in coloro che hanno assunto placebo, mentre nei pazienti che hanno assunto Celecoxib si è ridotta del 45% ( p < 0.0001 ).
Il rischio relativo di tumori in fase avanzata con adenomi di diametro superiore a 1cm, o con adenomi tubulovillosi, o polipi rettali premaligni, grave displasia o tumore invasivo, è risultato drasticamente ridotto nei pazienti che hanno impiegato Celecoxib ( p < 0.0001 ).
Chemioprevenzione degli adenomi colorettali con Celecoxib
Lo studio PreSAP ( Prevenzion of Colorectal Sporadic Adenomatous Polyps ) ha valutato l’efficacia del Celecoxib 400mg nel ridurre l’incidenza di adenomi colorettali sporadici.
Hanno preso parte allo studio 1561 pazienti.
Sono stati esclusi i pazienti che avevano poliposi adenomatosa familiare, tumore colorettale ereditario senza poliposi, oppure una storia di malattia intestinale infiammatoria.
Lo studio è iniziato nel marzo 2001 ed ha interessato pazienti sottoposti a rimozione dei polipi colorettali.
I pazienti sono stati assegnati in un rapporto 3:2 a Celecoxib o placebo, e divisi per l’uso di Aspirina al basale ( 17% nel gruppo placebo; 16.6% Celecoxib ) o nel non-uso ( 83% nel gruppo placebo; 83.4% nel gruppo Celecoxib ).
L’88.7% dei pazienti è stato sottoposto a colonscopia con o senza rimozione di polipi ad 1 anno; a 3 anni la percentuale è scesa al 79.2%.
La somministrazione di Celecoxib è stata interrotta dopo che lo studio APC aveva rivelato a 33 mesi un aumento ( 2-3 volte ) dell’incidenza di gravi eventi avversi cardiovascolari.
I dati dello studio PreSAP al tempo dell’annuncio dell’interruzione dello studio APC indicavano un hazard ratio di morte per eventi cardiovascolari e di infarto miocardico non-fatale odi ictus di 1.2 tra coloro che assumevano Celecoxib rispetto al placebo.
L’incidenza di adenomi a 3 anni è stata del 49.3% nel gruppo placebo, ma significativamente più bassa nel gruppo Celecoxib ( p < 0.0001 ).
Nei pazienti ad alto rischio, le recidive sono state ridotte ( p = 0.0002 ).
La prevalenza di eventi avversi è risultata simile tra il placebo ed il Celecoxib, sebbene i pazienti che assumevano Celecoxib presentassero un più alto rischio di eventi cardiovascolari rispetto ai pazienti del gruppo placebo ( 7.5% versus 4.6% ). ( Xagena2006 )
Fonte: 97th Annual Meeting of the American Association for Cancer Research, 2006
Onco2006 Farma2006
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