Ticagrelor versus Clopidogrel nei pazienti con sindromi coronariche acute e una storia di ictus o attacco ischemico transitorio


I pazienti con sindromi coronariche acute e storia di ictus o attacco ischemico transitorio ( TIA ) presentano un aumento del tasso di recidive di eventi cardiaci ed emorragie intracraniche.

Sono stati valutati gli effetti del trattamento con Ticagrelor ( Brilique ), rispetto a Clopidogrel ( Plavix ), nei pazienti con sindrome coronarica acuta con o senza una storia di precedente ictus o attacco ischemico transitorio nello studio PLATO ( PLATelet inhibition and patient Outcomes ).

Dei 18.624 pazienti randomizzati, 1.152 ( 6.2% ) avevano una storia di ictus o attacco ischemico transitorio. Tali pazienti avevano un'incidenza maggiore di infarto del miocardio ( 11.5% contro 6.0% ), morte ( 10.5% contro 4.9% ), ictus ( 3.4% contro 1.2% ) ed emorragia intracranica ( 0.8% contro 0.2% ) rispetto ai pazienti senza precedente ictus o attacco ischemico transitorio.

Tra i pazienti con una storia di ictus o attacco ischemico transitorio, la riduzione dell'esito primario composito e della mortalità totale a 1 anno con Ticagrelor, rispetto a Clopidogrel, è stata in linea con i risultati complessivi dello studio: 19.0% contro 20.8% ( hazard ratio, HR=0.87; P per interazione=0.84 ) e 7.9% contro 13.0% ( HR=0.62 ).

I tassi complessivi di sanguinamento definiti nello studio PLATO erano simili: 14.6% contro 14.9% ( HR=0.99 ) e si è verificata raramente emorragia intracranica ( 4 vs 4 casi, rispettivamente ).

In conclusione, i pazienti con sindrome coronarica acuta con una precedente storia di ictus ischemico o TIA hanno mostrato una incidenza maggiore di esiti clinici rispetto ai pazienti senza precedente ictus o attacco ischemico transitorio.
Tuttavia, i risultati di efficacia e sanguinamento di Ticagrelor in questi pazienti ad alto rischio sono stati coerenti con la popolazione totale dello studio, con un favorevole beneficio clinico netto e conseguente impatto sulla mortalità. ( Xagena2012 )

James SK et al, Circulation 2012; 125: 2914-2921

Cardio2012 Farma2012


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