Minore incidenza di complicanze emorragiche con Bivalirudina nei pazienti con sindrome coronarica acuta
Lo studio ACUIVY, coordinato da Ricercatori della Columbia University Medical Center a New York, ha mostrato che l’anticoagulante Bivalirudina ( Angiox / Angiomax ) riduce il rischio di sanguinamento maggiore del 47% rispetto alla terapia con Eparina associata ad un inibitore della glicoproteina IIb/IIIa nei pazienti con sindrome coronarica acuta.
Hanno preso parte allo studio 13.819 pazienti che sono stati assegnati a 3 differenti trattamenti.
Il trattamento standard era rappresentato dall’Eparina non frazionata o dall’Eparina a basso peso molecolare ( Enoxaparina; Clexane / Lovenox ) in associazione ad un inibitore della glicoproteina IIb/IIIa.
Il gruppo di trattamento standard è stato confrontato con quello a base di Bivalirudina in combinazione con inibitori GP IIb/IIIa, o da sola.
Lo studio ha dimostrato che la Bivalirudina presenta un effetto protettivo riguardo all’infarto miocardico, rivascolarizzazione e morte, simile a quello dell’Eparina associata agli inibitori della glicoproteina IIb/IIIa, ma è in grado di ridurre in modo significativo i sanguinamene maggiori.
La Bivalirudina è un inibitore diretto della trombina. ( Xagena2006 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2006
Cardio2006 Farma2006
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