Diuretici efficaci nei pazienti con diabete ed alti valori pressori
Lo studio ALLHAT ( Antihypertensive and Lipid-Lowering Treatment to Prevent Heart Attack Trial ) ha mostrato che nei pazienti con diabete, i diuretici esercitano, come gli Ace-inibitori ed i calcioantagonisti, un effetto protettivo nei confronti dell’infarto miocardico e migliorano la sopravvivenza.
Inoltre, offrono più protezione contro l’insufficienza cardiaca congestizia.
Lo studio ALLHAT è stato sponsorizzato dal National Heart, Lung and Blood Institute ( NHLBI ), facente parte dei National Institutes of Health ( NIH ).
Nel 2002 erano stati presentati i primi dati dello studio dai quali era emerso che i diuretici presentavano maggiori benefici rispetto ad altri farmaci antipertensivi nel trattamento iniziale degli alti valori pressori.
Le ultime analisi hanno mostrato che i pazienti affetti da diabete e quelli con livelli di glicemia a digiuno moderatamente elevati ( un segno del pre-diabete ) possono trarre giovamento dell’impiego dei diuretici.
Quasi il 73% degli adulti con diabete ha valori pressori definiti alti, maggiori o uguali a 130/80 mmHg.
Lo studio ALLHAT ha coinvolto 42.418 soggetti con alti valori di pressione sanguigna, di età uguale o maggiore ai 55 anni.
Di questi, 31.512 partecipanti sono stati assegnati in modo casuale ad assumere un diuretico, Clortalidone, un calcioantagonista ( Amlodipina; Norvasc ), oppure un Ace-inibitore ( Lisinopril; Zestril ).
Un totale di 13.101 pazienti era affetto da diabete e 2.399 aveva alti livelli di glicemia a digiuno.
Rispetto all’Ace-inibitore e al calcioantagonista, il diuretico è risultato:
- più protettivo nei confronti dell’insufficienza cardiaca congestizia nei pazienti con o senza diabete ( di circa 1/6 rispetto all’Ace inibitore e di 1/3 rispetto al calcioantagonista );
- più efficace nell’abbassare la pressione sistolica tra i pazienti con o senza diabete;
- ugualmente protettivo nei confronti della malattia coronarica o dell’infarto miocardico non-fatale nei pazienti con diabete, in quelli con alti livelli di glicemia a digiuno e nei non-diabetici;
- ugualmente protettivo nei confronti della morte per tutte le cause;
- nei soggetti di razza nera, più protettivo nei confronti dell’ictus sia nei pazienti con diabete che senza.
Secondo Jeffrey Cutler, senior adviser del NHLBI, questo studio mostra il vantaggio dei diuretici nel prevenire l’insufficienza cardiaca congestizia nella maggior parte delle persone con alti livelli pressori senza alcun riguardo allo stato di diabete.
Un numero maggiore di infarti miocardici è stato osservato tra i partecipanti con alterati livelli di glicemia a digiuno, che stavano assumendo Amlodipina rispetto ai pazienti che invece assumevano i diuretici.
Questo dato è inaspettato e non concorda con altri risultati.
Precedenti studi hanno trovato che gli Ace inibitori rallentano la progressione del danno renale nei pazienti diabetici con malattia renale. ( Xagena2005 )
Fonte: National Institutes of Health, 2005
Cardio2005 Farma2005
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