Carboplatino più Paclitaxel versus Carboplatino più Doxorubicina liposomiale pegilata come trattamento di prima linea per pazienti con carcinoma ovarico
La combinazione Carboplatino ( Paraplatin ) e Paclitaxel ( Taxol ) rappresenta la chemioterapia standard di prima linea per pazienti con carcinoma ovarico in fase avanzata.
Lo studio MITO-2 ( Multicentre Italian Trials in Ovarian Cancer-2 ), uno studio multicentrico di fase III, ha valutato se il regime Carboplatino e Doxorubicina liposomiale pegilata ( Caelyx ) fosse più efficace della chemioterapia standard.
Pazienti naive per la chemioterapia con tumore dell’ovaio di stadio da IC a IV ( età uguale o inferiore a 75 anni; performance status Eastern Cooperative Oncology Group [ ECOG ] uguale o inferiore a 2 ) sono state assegnate in maniera casuale a Carboplatino AUC ( area sotto la curva ) 5 più Paclitaxel 175 mg/m(2) o a Carboplatino AUC 5 più Doxorubicina liposomiale pegilata 30 mg/m(2), ogni 3 settimane per 6 cicli.
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione.
Con 632 eventi in 820 pazienti arruolate, lo studio avrebbe avuto l’80% di potenza di individuare un hazard ratio ( HR ) di 0.80 per la sopravvivenza libera da progressione.
In totale, 820 pazienti sono state assegnate in maniera casuale ai trattamenti.
Le malattie di stadio III e IV erano prevalenti.
La manifestazione di eventi di sopravvivenza libera da progressione ha mostrato un rallentamento sostanziale prima di raggiungere il numero programmato e quindi, in accordo con il Comitato indipendente per il monitoraggio dei dati ( Data Monitoring Committee ), l’analisi finale è stata effettuata su 556 eventi, dopo un follow-up mediano di 40 mesi.
I tempi mediani di sopravvivenza libera da progressione sono stati 19.0 e 16.8 mesi, rispettivamente, con Carboplatino più Doxorubicina liposomiale pegilata e Carboplatino più Paclitaxel, ( HR=0.95; P=0.58 ).
I tempi mediani di sopravvivenza generale sono stati 61.6 e 53.2 mesi, rispettivamente, con Carboplatino più Doxorubicina liposomiale pegilata e Carboplatino più Paclitaxel, ( HR=0.89; P=0.32 ).
Il trattamento con Carboplatino più Doxorubicina liposomiale pegilata ha portato a un tasso di risposta simile ma a una diversa tossicità ( meno neurotossicità e alopecia, ma più effetti avversi ematologici ).
Non sono emerse differenze rilevanti nella qualità di vita globale dopo 3 e 6 cicli.
In conclusione, la combinazione Carboplatino più Doxorubicina liposomiale pegilata è risultata non superiore a Carboplatino più Paclitaxel, che resta la chemioterapia standard di prima linea per il tumore alle ovaie in stadio avanzato.
Tuttavia, date le differenze emerse nella tossicità, il trattamento Carboplatino più Doxorubicina liposomiale pegilata potrebbe essere preso in considerazione come un’alternativa alla terapia standard. ( Xagena2011 )
Pignata S et al, J Clin Oncol 2011; 29: 3628-3635
Gyne2011 Onco2011 Farma2011
Indietro
Altri articoli
Brentuximab vedotin con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina per il linfoma di Hodgkin correlato all'HIV in stadio II-IV
Brentuximab vedotin ( Adcetris ) in combinazione con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina ( regime AVD ) è approvato nella terapia...
Linfoma di Hodgkin e fertilità femminile: uno studio multicentrico in donne trattate con Doxorubicina, Bleomicina, Vinblastina e Dacarbazina
La preservazione della fertilità è diventata una preoccupazione crescente nelle giovani donne affette da linfoma di Hodgkin ( HL )....
Nivolumab e Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina nel linfoma di Hodgkin con prognosi sfavorevole allo stadio iniziale: analisi finale dello studio German Hodgkin Study Group NIVAHL
Nello studio randomizzato di fase II NIVAHL per il linfoma di Hodgkin classico ( HL ) sfavorevole in stadio iniziale,...
Linfoma diffuso a grandi cellule B: R-COMP versus R-CHOP nei pazienti anziani. Il regime R-COMP con Doxorubicina liposomiale non-pegilata può ridurre il rischio di eventi cardiaci
R-CHOP è il regime più comunemente utilizzato in tutto il mondo per il trattamento iniziale del linfoma diffuso a grandi...
Pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B: il regime R-COMP con Doxorubicina liposomiale non-pegilata associato a minor rischio cardiovascolare rispetto al regime R-CHOP
Il linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) è il sottotipo istologico più comune di linfoma non-Hodgkin (...
Pembrolizumab sequenziale e Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina sono altamente efficaci a qualsiasi livello di espressione di PD-L1 nel linfoma di Hodgkin non-trattato
In uno studio multicentrico di fase 2 su Pembrolizumab ( Keytruda ) sequenziale e AVD ( Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina...
Trabectedina più Doxorubicina liposomiale pegilata nei pazienti con progressione della malattia dopo mantenimento con inibitore di PARP: studio caso-controllo nella vita reale
La resistenza all'inibitore della poli ( ADP-ribosio ) polimerasi ( PARP ) è problematica nella gestione del carcinoma epiteliale dell'ovaio,...
Brentuximab vedotin più Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina per linfoma di Hodgkin: incidenza e gestione della neuropatia periferica
Brentuximab vedotin ( BV; Adcetris ) in combinazione con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina ( AVD ) è sempre più utilizzato...
Azacitidina orale più Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisone come trattamento iniziale per i linfomi periferici a cellule T
I linfomi periferici a cellule T ( PTCL ) con fenotipo T helper folliculare ( PTCL-TFH ) presentano mutazioni ricorrenti...
Pembrolizumab concomitante con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina per linfoma di Hodgkin classico non-trattato
La somministrazione concomitante di Pembrolizumab ( Keytruda ) con la chemioterapia nel linfoma di Hodgkin classico ( CHL ) non-trattato,...