Studio EORTC: la Doxorubicina rimane il gold standard nella chemioterapia di prima linea per il sarcoma dei tessuti molli avanzato o metastatico


Lo studio EORTC 62012 ha tentato di risolvere la controversia per quanto riguarda la possibilità che Ifosfamide ( Holoxan ) sia stata precedentemente testata a dose troppo bassa quando viene utilizzata con Doxorubicina ( Adriamicina, Adriblastina ), valutando se una dose più alta di Ifosfamide più Doxorubicina possa migliorare il tasso di risposta e la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con sarcoma dei tessuti molli localmente avanzato o metastatico di grado 2 o 3.

Questo studio di fase III randomizzato ha arruolato pazienti con sarcomi dei tessuti molli di 60 anni o meno che sono stati assegnati in modo casuale a Doxorubicina a 75 mg/m2 o Doxorubicina alla stessa dose più Ifosfamide a 10 g/m2 per 4 giorni insieme a Mesna e Pegfilgrastim come trattamento di prima linea.

La randomizzazione è stata stratificata per performance status ( 0 o 1 ), età del paziente inferiore a 50 anni o da 50 anni in su, presenza o assenza di metastasi epatiche e grado istologico di 2 versus 3.
I pazienti sono stati trattati ogni 3 settimane per un massimo di 6 cicli o fino a progressione.

In totale sono stati randomizzati 455 pazienti da 38 Centri di cura; 228 hanno ricevuto Doxorubicina e 227 hanno assunto Doxorubicina più Ifosfamide.

A un follow-up mediano di 56 mesi, la sopravvivenza globale, l'endpoint primario, ad un anno era leggermente, ma non in modo significativo, migliorata con la combinazione; la sopravvivenza globale è stata del 60% nel gruppo Ifosfamide e Doxorubicina rispetto al 51% con la sola Doxorubicina ( hazard ratio, HR=0.82, p=0.061 ).

Nessuna differenza tra i gruppi di trattamento è stata osservata nei tassi di sopravvivenza globale a 2 anni: 31% con Ifosfamide e Docetaxel rispetto a 28% con Doxorubicina. La sopravvivenza libera da progressione media è risultata significativamente aumentata fino a 7.4 mesi nei pazienti con Ifosfamide e Doxorubicina rispetto a 4.6 mesi con la sola Doxorubicina ( HR=0.72; p=0.002.

Le percentuali di risposta hanno favorito il trattamento di combinazione; risposte complete sono state osservate in 4 pazienti contro 1, risposte parziali in 56 ( 24.7% ) contro 30 ( 13.2% ) e la stabilizzazione della malattia è stata raggiunta da 114 pazienti ( 50.2% ) con Ifosfamide e Doxorubicina contro 105 ( 46.1% ) con Doxorubicina.

La terapia di combinazione è stata associata a un aumento degli eventi avversi; 45.9% rispetto a 13.6% e 35.3% rispetto a 4.6% dei pazienti trattati con Ifosfamide e Doxorubicina, rispetto ai pazienti trattati con la sola Doxorubicina, rispettivamente, hanno riportato neutropenia ed anemia.

Doxorubicina resta il gold standard di chemioterapia di prima linea nei pazienti con sarcoma dei tessuti molli metastatico.
Non è stato dimostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza generale con la terapia di combinazione; pertanto l'impiego di routine della combinazione Ifosfamide e Doxorubicina non è giustificato, anche se i tassi di risposta indicano che la combinazione Ifosfamide e Doxorubicina può trovare impiego in pazienti selezionati, di età inferiore ai 60 anni, in cui la riduzione del tumore è fondamentale, tenendo conto del maggiore tasso di tossicità. ( Xagena2012 )

Fonte: European Society for Medical Oncology ( ESMO ) Meeting, 2012


Onco2012 Farma2012


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