I benefici e i rischi della terapia anticoagulante orale nei pazienti con fibrillazione atriale e una precedente emorragia intracranica
Uno studio ha valutato quali siano i rischi e i benefici nei pazienti con fibrillazione atriale con precedente emorragia intracranica trattati con Warfarin ( Coumadin ), rispetto a un antiaggregante o a nessuna terapia antitrombotica.
E’ stata effettuata una analisi retrospettiva del National Health Insurance Research Database ( Taiwan ).
Tra i 307.640 pazienti con fibrillazione atriale con un punteggio CHA2DS2-VASc maggiore o uguale a 2, sono stati identificati 12.917 pazienti con una storia di emorragia intracranica.
L'end-point clinico era l’insorgenza di ictus ischemico; l’endpoint di sicurezza era la comparsa di emorragia intracranica.
Tra i pazienti con precedente emorragia intracranica, il tasso di emorragia intracranica e di ictus ischemico nei pazienti non-trattati è stato, rispettivamente, di 4.2 e 5.8 per 100 anni-persona.
Una storia di emorragia intracranica è risultato essere un fattore di rischio indipendente di una ulteriore emorragia intracranica con un hazard ratio ( HR ) aggiustato di 5.27 ( IC 95%, 4.83-5.75; p inferiore a 0.01 ).
Tra i pazienti con un punteggio CHA2DS2-VASc maggiore o uguale a 6, il numero necessario da trattare ( NNT ) per prevenire un ictus ischemico era inferiore al numero necessario per procurare un danno ( NNH ) ( 37 vs 56 ).
Tra i pazienti con un punteggio CHA2DS2-VASc inferiore a 6, l’NNT era superiore a NNH ( 63 vs 53 ).
L'uso di antipiastrinici non è risultato associato a un minor rischio di ictus ischemico, ma ha aumentato il rischio di emorragia intracranica, rispetto ai pazienti senza terapia antitrombotica, con un hazard ratio aggiustato, rispettivamente, di 0.89 ( IC 95%, 0.78-1.01; p = 0.060 ) e di 1.36 ( IC 95%, 1.19-1.57, p inferiore a 0.001 ).
In conclusione, l'uso di Warfarin può essere utile per i pazienti affetti da fibrillazione atriale con una precedente emorragia intracranica e un punteggio CHA2DS2-VASc maggiore o uguale a 6. ( Xagena2016 )
Fonte: Circulation, 2016
Cardio2016 Neuro2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Recente utilizzo di antagonisti della Vitamina K ed emorragia intracranica dopo trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto
L'uso di antagonisti orali della Vitamina K ( VKA ) può esporre i pazienti sottoposti a trombectomia endovascolare ( EVT...
Effetti dell'anticoagulazione orale nelle persone con fibrillazione atriale dopo emorragia intracranica spontanea: studio COCROACH
La sicurezza e l’efficacia degli anticoagulanti orali per la prevenzione di eventi cardiovascolari avversi maggiori nelle persone con fibrillazione atriale...
Farmaci antipiastrinici e rischio di emorragia intracranica nei pazienti con tumori cerebrali metastatici
Sebbene l'emorragia intracranica ( ICH ) sia frequente nel contesto delle metastasi cerebrali, ci sono dati limitati sull'influenza degli agenti...
Associazione dell'uso recente di anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K con emorragia intracranica tra i pazienti con ictus ischemico acuto trattati con Alteplase
Le attuali lineeguida sconsigliano l'uso di Alteplase ( Actilyse ) per via endovenosa nei pazienti con ictus ischemico acuto che...
Effetti dell'anticoagulazione orale per la fibrillazione atriale dopo emorragia intracranica spontanea
L'anticoagulazione orale riduce di due terzi il tasso di embolia sistemica per i pazienti con fibrillazione atriale, ma i suoi...
Emorragia intracranica correlata all'inibitore del fattore Xa: risultati di una coorte osservazionale trattata con concentrati di complessi protrombinici
Dall'approvazione degli inibitori orali del fattore Xa, ci sono state preoccupazioni riguardo alla capacità di neutralizzare i loro effetti anticoagulanti...
Terapia antitrombotica a lungo termine e rischio di emorragia intracranica da malformazioni cavernose cerebrali
La terapia antitrombotica ( anticoagulante o antipiastrinica ) viene omessa in alcuni pazienti con malformazioni cavernose cerebrali, a causa dell'incertezza...
Microemorragie cerebrali e rischio di emorragia intracranica nei pazienti anticoagulati per fibrillazione atriale dopo ictus ischemico acuto o attacco ischemico transitorio: studio CROMIS-2
Le microemorragie cerebrali sono un potenziale biomarcatore per il neuroimaging delle malattie cerebrali dei piccoli vasi soggette a sanguinamento intracranico. Uno...
La terapia combinata con Probucolo può prevenire eventi cardiovascolari nei pazienti con ictus a rischio di emorragia intracranica
Nei pazienti asiatici con ictus ischemico o attacco ischemico transitorio ( TIA ) con malattia dei piccoli vasi estesa, il Cilostazolo...