Dalteparina non migliore della Eparina non-frazionata nella prevenzione della trombosi venosa profonda
La Dalteparina, un’eparina a basso peso molecolare, è risultata essere non migliore dell’Eparina non-frazionata nella prevenzione della trombosi venosa profonda prossimale della gamba tra gli adulti in condizioni critiche. Anche i tassi di trombosi venosa, tromboembolismo venoso, emorragie maggiori, e di mortalità sono risultati simili tra i due farmaci.
Lo studio PROTECT ( Prophylaxis for Thromboembolism in Critical Care Trial ) è stato pianificato dopo che due studi precedenti di confronto tra i due tipi di Eparina, avevano fornito risultati contrastanti.
PROTECT è stato condotto in 67 unità di terapia intensiva ( UTI ) in Australia, Brasile, Canada, Arabia Saudita, Regno Unito, e Stati Uniti.
Un totale di 3.746 pazienti sono stati assegnati in modo casuale in numero uguale a ricevere Dalteparina oppure Eparina non-frazionata per prevenire il tromboembolismo.
Il 90% dei pazienti aveva richiesto la ventilazione meccanica e il 45% vasopressori.
I tassi di co-intervento con farmaci o dispositivi in grado di influenzare il sanguinamento o il rischio trombotico è risultato simile nei due gruppi.
Due volte a settimana e fino alla dimissione ospedaliera, i pazienti sono stati sottoposti ad ultrasonografia del sistema venoso prossimale della gamba, a intervalli di 1 cm, per rilevare la trombosi venosa profonda.
La comprimibilità è stata documentata alla vena femorale comune, alle vene superficiali femorali prossimali, medie e distali e alle vene poplitee, e alla triforcazione venosa.
Anche se lo screening di compressione ultrasonografico ha delle limitazioni a questo riguardo, è stato scelto perché i classici segni e sintomi di trombosi venosa profonda non si sviluppano nei pazienti critici, comatosi, supini.
Inoltre, l’ultrasonografia è sicura, non-invasiva, e prontamente disponibile.
La durata mediana di impiego di entrambi i farmaci è stata di 7 giorni.
L'endpoint primario di trombosi venosa profonda prossimale della gamba si è presentato nel 5.1% ( n=96 ) dei pazienti trattati con Dalteparina, contro il 5.8% ( n=109 ) di quelli trattati con Eparina non-frazionata, una differenza non-significativa.
Tuttavia, l'intervallo di confidenza intorno all’hazard ratio per l'endpoint primario era abbastanza ampio, non escludendo pertanto sia un vantaggio del 32% o un danno del 23% associato a Dalteparina, nei confronti dell'Eparina non-frazionata.
I tassi di trombosi venosa, tromboembolismo venoso, sanguinamento maggiore, e di mortalità sono risultati simili tra i due gruppi.
I pazienti nel gruppo Dalteparina sono andati incontro a un numero significativamente minore di eventi embolici polmonari ( 1.3% vs 2.3% ) e a una minore incidenza di trombocitopenia indotta da Eparina ( 0.3% vs 0.6% ), ma questi risultati devono essere interpretati con cautela, dati i piccoli numeri dello studio. ( Xagena2011 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2011
Farma2011 Cardio2011
Indietro
Altri articoli
Accesso radiale versus femorale e Bivalirudina rispetto a Eparina non-frazionata nei pazienti con sindrome coronarica acuta a gestione invasiva: studio MATRIX
Il Programma MATRIX ( Minimizing Adverse Haemorrhagic Events by Transradial Access Site and Systemic Implementation of Angiox ) è stato...
Bivalirudina o Eparina non-frazionata nelle sindromi coronariche acute
Esistono prove contrastanti sulla efficacia e sicurezza di Bivalirudina ( Angiox ) somministrata come parte di un intervento coronarico percutaneo...
Eparina non-frazionata versus Bivalirudina nell’intervento coronarico percutaneo primario
Bivalirudina ( Angiox, Angiomax ), con uso selettivo di agenti inibitori della glicoproteina IIb/IIIa ( GP IIb/IIIa ), è uno...
Studio BRIGHT: la Bivalirudina associata a minor sanguinamento rispetto a Eparina non-frazionata nei pazienti con IMA sottoposti a procedura PCI
Nei pazienti con infarto miocardico acuto ( IMA ) sottoposti a intervento coronarico percutaneo ( PCI ), il trattamento con...
Enoxaparina per via intravenosa o Eparina non-frazionata nell’intervento coronario percutaneo primario per infarto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST
Nell’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario per infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) viene in...
Enoxaparina ev più efficace della Eparina non-frazionata nel ridurre le complicanze del intervento coronarico percutaneo
I risultati dello studio ATOLL hanno evidenziato che l’Eparina a basso peso molecolare, Enoxaparina ( Clexane, ) è più efficace...
L’aggiunta di Eparina non-frazionata all’Enoxaparina causa eccessiva anticoagulazione che non viene identificata dal test di coagulazione ACT
Lo studio STACKENOX ( STACK-on to ENOXaparin ) ha valutato l’effetto anticoagulante cumulativo dell’aggiunta di Eparina non-frazionata a soggetti già...
Sanguinamento e complicanze ischemiche con Bivalirudina ed Eparina non-frazionata dopo procedura PCI
Scopo dello studio è stato quello di identificare un sottogruppo di pazienti ad alto rischio di sanguinamento o di infarto...
Angina stabile e instabile: Bivalirudina non superiore ad Eparina non-frazionata durante intervento coronarico percutaneo
Non è noto se la Bivalirubina ( Angiox, Angiomax ) sia superiore all’Eparina non-frazionata nei pazienti con angina stabile o...