Fattori di rischio metabolico ed effetto di Alirocumab sugli eventi cardiovascolari dopo sindrome coronarica acuta: un'analisi post-hoc dello studio ODYSSEY OUTCOMES
Molti pazienti con sindrome coronarica acuta hanno fattori di rischio metabolico concomitanti che influenzano il rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori ( MACE ).
Sono stati valutati gli effetti dell'inibitore PCSK9 Alirocumab ( Praluent ) rispetto al placebo sugli eventi MACE in base ai fattori di rischio metabolico di base.
È stata eseguita un'analisi post-hoc di ODYSSEY OUTCOMES, uno studio multicentrico, in doppio cieco, randomizzato e controllato, condotto in 1.315 ospedali e ambulatori in 57 Paesi.
I pazienti di età pari o superiore a 40 anni con sindrome coronarica acuta recente ( cioè negli ultimi 1-12 mesi ) e concentrazioni elevate di lipoproteine aterogeniche, nonostante il trattamento con statine ad alta intensità o massima intensità tollerata, erano eleggibili per l'arruolamento.
Tra il 2012 e il 2017, i pazienti sono stati assegnati in modo casuale a 75 mg di Alirocumab mediante iniezione sottocutanea ogni 2 settimane o placebo corrispondente, a partire da 1-12 mesi dopo la sindrome coronarica acuta, e sono stati seguiti per un mediana di 2.8 anni.
I pazienti e i ricercatori non conoscevano l'assegnazione di gruppo e l'aggiustamento della dose di trattamento.
L'esito primario era un composito di morte per malattia coronarica, infarto miocardico non-fatale, ictus ischemico fatale o non-fatale o angina instabile che richiedeva il ricovero in ospedale.
L'analisi degli eventi MACE in base a un numero ordinale di fattori di rischio metabolico è stata eseguita post hoc.
I fattori di rischio metabolico sono stati definiti come pressione sanguigna di almeno 130/85 mm Hg o trattamento con farmaci antipertensivi, concentrazione di trigliceridi di almeno 150 mg/dl, concentrazione di colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dl per gli uomini e 50 mg/dl per le donne, concentrazione di glucosio plasmatico a digiuno di almeno 100 mg/dl o trattamento con farmaci ipoglicemizzanti e indice di massa corporea ( BMI ) di almeno 30 kg/m2.
Il rischio di eventi MACE e l'effetto di Alirocumab sono stati valutati in base al numero di fattori di rischio metabolico.
Su 18.924 pazienti, 3.882 su 9.462 ( 41% ) nel gruppo Alirocumab e 3.859 su 9.462 ( 41% ) nel gruppo placebo presentavano tre o più fattori di rischio metabolico.
Nel gruppo placebo, l'incidenza di eventi MACE è aumentata in modo monotono con ciascun fattore di rischio metabolico dal 7.8% ( nessun fattore di rischio ) al 19.6% ( 5 fattori di rischio; hazard ratio, HR=1.18 per fattore di rischio metabolico ).
Alirocumab ha ridotto il rischio relativo di eventi MACE in modo coerente in tutte le categorie definite dal numero di fattori di rischio metabolico ( P per interazione=0.77 ), ma la riduzione del rischio assoluto ( aRR ) è aumentata con il numero di fattori di rischio metabolico ( nessun fattore di rischio aRR=0.7% rispetto a cinque fattori di rischio aRR 3.9%; P per interazione minore di 0.001 ).
Allo stesso modo, quando sono stati esclusi i pazienti con diabete, l'incidenza di eventi MACE nel gruppo placebo è aumentata dal 7.7% nei pazienti senza fattori di rischio metabolico al 14.6% in quelli con 5 fattori di rischio metabolico, e la riduzione del rischio assoluto con Alirocumab è aumentata da 0.91% nei pazienti senza fattori di rischio metabolico al 3.82% in quelli con 5 fattori.
Alirocumab è risultato ben tollerato in tutti i sottogruppi definiti dalla presenza di fattori di rischio metabolico.
L'accumulo di fattori di rischio metabolico è stato associato a un rischio più elevato di eventi MACE nei pazienti con sindrome coronarica acuta recente.
Alirocumab ha ridotto MACE in modo coerente, ma la riduzione del rischio assoluto è aumentata con il numero di fattori di rischio metabolico. ( Xagena2022 )
Ostadal P et al, Lancet Diabetes & Endocrinology 2022; 10: 330-340
Endo2022 Cardio2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Acido Bempedoico per la prevenzione primaria degli eventi cardiovascolari nei pazienti con intolleranza alle statine
Gli effetti dell'Acido Bempedoico ( Nilemdo ) sugli esiti cardiovascolari nei pazienti intolleranti alle statine senza un precedente evento cardiovascolare...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari tra i pazienti in terapia con statine
L'infiammazione e l'iperlipidemia contribuiscono congiuntamente alla malattia aterotrombotica. Tuttavia, quando le persone sono trattate con una terapia intensiva con statine, i...
Efficacia comparativa degli inibitori SGLT2, degli agonisti del recettore GLP-1, degli inibitori DPP-4 e delle sulfoniluree sul rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori
Studi clinici randomizzati hanno dimostrato che, rispetto al placebo, gli inibitori SGLT2 ( co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ) e...
Ipertensione: Clortalidone versus Idroclorotiazide nella prevenzione degli eventi cardiovascolari
Non è chiaro se il Clortalidone ( Igroton ) sia superiore all'Idroclorotiazide ( Esidrex ) nella prevenzione di eventi avversi...
Fattori di rischio cardiovascolare nell'infanzia ed eventi cardiovascolari nell'adulto
I fattori di rischio cardiovascolare dell'infanzia predicono la malattia cardiovascolare subclinica dell'adulto, ma i collegamenti con gli eventi clinici non...
Inquinamento atmosferico associato a ictus incidente, eventi cardiovascolari post-ictus e morte
L'inquinamento dell'aria ambientale è stato ampiamente collegato alla morbilità e alla mortalità per ictus. Tuttavia, i suoi effetti sulla traiettoria...
Associazione della troponina T cardiaca ad alta sensibilità seriale con successivi eventi cardiovascolari in pazienti stabilizzati dopo sindrome coronarica acuta: analisi secondaria da IMPROVE-IT
Gli studi hanno dimostrato un'associazione tra singole misure di troponina ad alta sensibilità ( hsTn ) e futuri eventi cardiovascolari...