Gli inibitori selettivi Cox-2 associati a rischio di eventi cardiovascolari


Nel corso di una ricerca compiuta su MEDLINE sono stati selezionati due grandi trial clinici, lo studio VIGOR e lo studio CLASS, e due più piccoli di circa 1.000 pazienti ciascuno.
Lo studio VIGOR ( Vioxx Gastrointestinal Outcomes Research Study ), studio in doppio cieco, randomizzato, stratificato, a gruppi paralleli, ha coinvolto 8.076 pazienti ed ha confrontato l’incidenza di tossicità gastrointestinale del Rofecoxib, un inibitore selettivo Cox-2, con quella del Naprossene ( Naprosyn, Synflex ), un FANS ( farmaco antinfiamamtorio non steroideo ), durante il trattamento nel lungo periodo dei pazienti con artrite reumatoide.
Lo studio CLASS ( Celecoxib Long-Term Arthritis Safety Study ) , che ha arruolato 8.059 pazienti, in modo similare ha valutato l’incidenza di tossicità gastrointestinale del Celecoxib ( Celecoxib ) rispetto all’Ibuprofene ( Brufen ) o al Diclofenac ( Voltaren ). 
Lo studio VIGOR ha mostrato che il rischio di sviluppare un evento cardiovascolare trombotico ( infarto miocardico, angina instabile, trombo cardiaco, arresto cardiaco resuscitato, morte improvvisa, ictus ischemico o attacchi ischemici transitori ) risultava aumentata nel gruppo trattato con Rofecoxib rispetto al gruppo Naprossene ( rischio relativo: 2,38; p = 0,02 ).
Gli eventi cardiovascolari ( infarto miocardico, ictus, e morte ) sono risultati simili per il Celecoxib ed il gruppo trattato con i FANS nello studio CLASS.
L’incidenza di infarto miocardico annualizzato per gli inibitori Cox-2 in questi due studi clinici è risultata significativamente più alta rispetto al gruppo placebo in una recente meta-analisi di 23.407 pazienti (0,52%): 0,74% con Rofecoxib (p = 0,04 rispetto al gruppo placebo della meta-analisi) e 0,80% con Celecoxib (p = 0,02 rispetto al gruppo placebo della meta-analisi).
Per confermare il rischio di eventi cardiovascolari con gli inibitori selettivi Cox-2 sono necessari studi con una maggiore casistica e di più lunga durata. Ad oggi dovrebbe essere usata cautela nel trattare con questi farmaci i pazienti ad alto rischio cardiovascolare. ( Xagena2002 )

Mu kherjee D et al, JAMA 2001; 286: 954 – 956


Indietro

Altri articoli

Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...


Sebbene il colesterolo da lipoproteine ​​a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...


Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...


Gli effetti dell'Acido Bempedoico ( Nilemdo ) sugli esiti cardiovascolari nei pazienti intolleranti alle statine senza un precedente evento cardiovascolare...


L'infiammazione e l'iperlipidemia contribuiscono congiuntamente alla malattia aterotrombotica. Tuttavia, quando le persone sono trattate con una terapia intensiva con statine, i...


Studi clinici randomizzati hanno dimostrato che, rispetto al placebo, gli inibitori SGLT2 ( co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ) e...


Non è chiaro se il Clortalidone ( Igroton ) sia superiore all'Idroclorotiazide ( Esidrex ) nella prevenzione di eventi avversi...


I fattori di rischio cardiovascolare dell'infanzia predicono la malattia cardiovascolare subclinica dell'adulto, ma i collegamenti con gli eventi clinici non...


L'inquinamento dell'aria ambientale è stato ampiamente collegato alla morbilità e alla mortalità per ictus. Tuttavia, i suoi effetti sulla traiettoria...


Gli studi hanno dimostrato un'associazione tra singole misure di troponina ad alta sensibilità ( hsTn ) e futuri eventi cardiovascolari...