Abbassamento dei trigliceridi con Pemafibrato per ridurre il rischio cardiovascolare
Livelli elevati di trigliceridi sono associati a un aumento del rischio cardiovascolare, ma non è chiaro se la riduzione di questi livelli abbassi l'incidenza di eventi cardiovascolari.
Pemafibrato, un modulatore selettivo del recettore alfa attivato dai proliferatori dei perossisomi ( PPAR-alfa ), riduce i livelli di trigliceridi e migliora i livelli di altri lipidi.
In uno studio multinazionale, in doppio cieco, randomizzato e controllato, sono stati assegnati pazienti con diabete mellito di tipo 2, ipertrigliceridemia da lieve a moderata ( livello di trigliceridi, da 200 a 499 mg per decilitro ) e livelli di colesterolo HDL ( lipoproteine ad alta densità ) di 40 mg per decilitro o meno a ricevere Pemafibrato ( compresse da 0.2 mg due volte al giorno ) oppure placebo corrispondente.
I pazienti eleggibili stavano ricevendo una terapia ipolipemizzante diretta dalle linee guida o non potevano ricevere la terapia con statine senza effetti avversi e avevano livelli di colesterolo LDL ( lipoproteine a bassa densità ) di 100 mg per decilitro o inferiori.
L'endpoint primario di efficacia era un composito di infarto miocardico non-fatale, ictus ischemico, rivascolarizzazione coronarica o morte per cause cardiovascolari.
Tra 10.497 pazienti ( 66.9% con precedenti malattie cardiovascolari ), il livello mediano di trigliceridi a digiuno al basale è stato di 271 mg per decilitro, il livello di colesterolo HDL di 33 mg per decilitro e il livello di colesterolo LDL di 78 mg per decilitro.
Il follow-up mediano è stato di 3.4 anni.
Rispetto al placebo, gli effetti del Pemafibrato sui livelli lipidici a 4 mesi sono stati -26.2% per i trigliceridi, -25.8% per il colesterolo da lipoproteine a densità molto bassa ( VLDL ), -25.6% per il colesterolo residuo ( colesterolo trasportato in lipoproteine ricche di trigliceridi dopo la lipolisi e il rimodellamento delle lipoproteine ), -27.6% per l'apolipoproteina C-III e 4.8% per l'apolipoproteina B.
Un evento di endpoint primario si è verificato in 572 pazienti nel gruppo Pemafibrato e in 560 di quelli nel gruppo placebo ( hazard ratio, HR=1.03 ), senza alcuna apparente modifica dell'effetto in alcun sottogruppo prespecificato.
L'incidenza complessiva di eventi avversi gravi non è variata significativamente tra i gruppi, ma il Pemafibrato è risultato associato a una maggiore incidenza di eventi avversi renali e tromboembolia venosa e a una minore incidenza di steatosi epatica non-alcolica.
Tra i pazienti con diabete di tipo 2, ipertrigliceridemia da lieve a moderata e bassi livelli di colesterolo HDL e LDL, l'incidenza di eventi cardiovascolari non è stata inferiore tra coloro che hanno ricevuto Pemafibrato rispetto a quelli che hanno ricevuto placebo, sebbene il Pemafibrato abbia abbassato i trigliceridi, il colesterolo VLDL, i livelli di colesterolo residuo e l'apolipoproteina C-III. ( Xagena2022 )
Das Pradhan A et al, N Engl J Med 2022; 387: 1923-1934
Cardio2022 Endo2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Impatto della terapia con Fenofibrato sulle concentrazioni sieriche di acido urico: una revisione e una meta-analisi
Il Fenofibrato ( Lipofene ) è un derivato dell'Acido Fibrico che trova indicazione nell'abbassamento dei lipidi nei pazienti con disturbi...
Fenofibrato e gli esiti cardiovascolari negli utilizzatori di statine con sindrome metabolica
L'obiettivo di uno studio è stato quello di esaminare se il Fenofibrato ( Lipofene ) in aggiunta al trattamento con...
Bezafibrato nella colangite biliare primaria
I pazienti con colangite biliare primitiva che hanno una risposta inadeguata alla terapia con Acido Ursodesossicolico sono ad alto rischio...
Effetto del Fenofibrato sull'acido urico e sulla gotta nel diabete di tipo 2: analisi post-hoc dello studio FIELD
La gotta è un disturbo doloroso ed è comune nel diabete mellito di tipo 2. Il Fenofibrato ( Lipofene ) riduce...
Associazione tra terapia con Fenofibrato e rischio cardiovascolare nel lungo periodo nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, trattati con statine
I pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 presentano un elevato rischio di malattie cardiovascolari in parte a causa...
Terapia combinata a lungo termine con Acido Ursodesossicolico e Bezafibrato nei pazienti con cirrosi biliare primitiva e dislipidemia
Uno studio prospettico, randomizzato, controllato, multicentrico ha valutato la prognosi a lungo termine, l'efficacia e la sicurezza della terapia di...
Bezafibrato per i disordini della ossidazione degli acidi grassi nei muscoli scheletrici
Si è valutato se Bezafibrato ( Bezalip ) possa aumentare l'ossidazione degli acidi grassi ( FAO ) e abbassare la...
Cholib, una combinazione di Fenofibrato e Simvastatina, per ridurre i livelli di trigliceridi e di aumentare i livelli di colesterolo HDL, assieme a una dieta a basso contenuto di grassi e all’esercizio fisico
Cholib è un medicinale impiegato per migliorare i livelli di grassi nel sangue. Contiene due principi attivi, Fenofibrato e Simvastatina,...
Bezafibrato nella cirrosi biliare primaria
Il trattamento della cirrosi biliare primaria è complesso. Alcuni studi suggeriscono che il Bezafibrato ( Bezalip ), da solo o...