Rischio di sanguinamento con due dosi di Dabigatran rispetto a Warfarin in pazienti anziani e giovani con fibrillazione atriale
Dabigatran ( Pradaxa ) 150 e 110 mg, 2 volte al giorno, e Warfarin ( Coumadin ) sono efficaci nella prevenzione dell’ictus nella fibrillazione atriale.
È stato condotto uno studio per confrontare il rischio di sanguinamento nello studio Randomized Evaluation of Long-Term Anticoagulant Therapy ( RE-LY ).
Nello studio RE-LY, 18.113 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Dabigatran 110 o 150 mg, 2 volte al giorno, o a Warfarin con aggiustamento di dose per un INR ( international normalized ratio ) tra 2.0 e 3.0.
Il periodo di follow-up mediano è stato di 2 anni.
Rispetto a Warfarin, Dabigatran 110 mg, 2 volte al giorno, è risultato associato a un minor rischio di sanguinamento maggiore ( 2.87% versus 3.57%; P=0.002 ), mentre Dabigatran 150 mg, 2 volte al giorno, era associato a un simile rischio di sanguinamento maggiore ( 3.31% versus 3.57%; P=0.32 ).
È stata osservata un’interazione significativa trattamento-età, tale che Dabigatran 110 mg 2 volte al giorno, rispetto a Warfarin, è risultato associato a un rischio più basso di sanguinamento maggiore in pazienti di età inferiore a 75 anni ( 1.89% versus 3.04%; P inferiore a 0.001 ) e a un rischio simile in quelli di età maggiore o uguale a 75 anni ( 4.43% versus 4.37%; P=0.89; P per interazione inferiore a 0.001 ), mentre Dabigatran 150 mg 2 volte al giorno, rispetto a Warfarin, è risultato associato a un rischio più basso di sanguinamento maggiore in pazienti di età minore di 75 anni ( 2.12% versus 3.04%; P inferiore a 0.001 ) e a una tendenza verso un rischio più alto di sanguinamento maggiore in quelli di età maggiore o uguale a 75 anni ( 5.10% versus 4.37%; P=0.07; P per interazione inferiore a 0.001 ).
L’interazione con l’età è risultata evidente per il sanguinamento extracranico, ma non per quello intracranico, e il rischio di quest’ultimo è risultato consistentemente ridotto con Dabigatran, rispetto a Warfarin, indipendentemente dall’età.
In conclusione, nei pazienti con fibrillazione atriale a rischio di ictus, entrambe le dosi di Dabigatran, rispetto a Warfarin, sono risultate associate a rischi più bassi di sanguinamento intracranico ed extracranico in pazienti di età minore di 75 anni.
In quelli di età uguale o maggiore di 75 anni, il rischio di sanguinamento intracranico è risultato più basso, ma il rischio di sanguinamento extracranico era simile o più alto con entrambe le dosi di Dabigatran, rispetto a Warfarin. ( Xagena2011 )
Eikelboom JW et al, Circulation 2011; 123: 2363-2372
Cardio2011 Farma2011 Neuro2011
Indietro
Altri articoli
Efficacia comparativa e sicurezza degli anticoagulanti orali diretti e di Warfarin nei pazienti con fibrillazione atriale e malattia epatica cronica
Il profilo beneficio-rischio degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) rispetto al Warfarin e tra gli anticoagulanti orali diretti nei...
Apixaban o Warfarin e Aspirina o placebo dopo sindrome coronarica acuta o intervento coronarico percutaneo nei pazienti con fibrillazione atriale e precedente ictus: analisi post hoc dello studio AUGUSTUS
I dati sono limitati per quanto riguarda il rischio di eventi ischemici cerebrovascolari e sanguinamento maggiore nei pazienti con fibrillazione...
Esiti a 4 anni dopo la chiusura dell'auricola sinistra rispetto all'anticoagulazione orale non-Warfarin per la fibrillazione atriale
Lo studio PRAGUE-17 ( Left Atrial Appendage Closure vs Novel Anticoagulation Agents in Atrial Fibrillation ) ha dimostrato che la...
Anticoagulanti orali diretti versus Warfarin nei pazienti con fibrillazione atriale
Gli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) sono preferiti rispetto al Warfarin ( Coumadin ) per la prevenzione dell'ictus nella...
Fragilità ed esiti clinici degli anticoagulanti orali diretti rispetto al Warfarin negli anziani con fibrillazione atriale
Il ruolo dei diversi livelli di fragilità nella scelta degli anticoagulanti orali per gli anziani con fibrillazione atriale non è...
Apixaban versus Warfarin nei pazienti con fibrillazione atriale e malattia renale cronica avanzata
Rispetto alla popolazione generale, i pazienti con malattia renale cronica avanzata hanno un carico di fibrillazione atriale di 10 volte...
Meta-analisi: Warfarin non-protettivo nella fibrillazione atriale con malattia renale allo stadio terminale
Da una meta-analisi è emerso che i pazienti con fibrillazione atriale con malattia renale allo stadio terminale ( ESRD )...
Efficacia e sicurezza di Apixaban versus Warfarin nei pazienti con fibrillazione atriale e valori estremi di peso corporeo: studio ARISTOTLE
Le lineeguida mettono in guardia contro l'uso di anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K in pazienti con peso corporeo estremamente...
Intervento coronarico percutaneo e terapia antipiastrinica nei pazienti con fibrillazione atriale in trattamento con Apixaban o Warfarin: studio ARISTOTLE
Sono stati valutati l'uso e gli esiti della terapia antipiastrinica in pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo ( PCI )...
Esiti periprocedurali degli anticoagulanti orali diretti versus Warfarin nella fibrillazione atriale non-valvolare
Gli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) stanno superando il Warfarin ( Coumadin ) come anticoagulanti di scelta per la...