Beneficio clinico netto di Warfarin nei pazienti con fibrillazione atriale


I noti fattori di rischio di sanguinamento durante il trattamento anticoagulante sono in gran parte gli stessi di quelli che predicono gli eventi tromboembolici nei pazienti con fibrillazione atriale.
Uno studio ha valutato come massimizzare la probabilità di evitare ictus e sanguinamento.

Un totale di 182.678 soggetti con fibrillazione atriale presenti nel Swedish Hospital Discharge Register sono stati studiati per una media di 1.5 anni ( 260.000 anni-paziente a rischio ).

L’endpoint primario era il beneficio netto definito come numero di ictus ischemici evitati con l’anticoagulazione meno il numero di sanguinamenti intracranici in eccesso con una ponderazione di 1.5 in modo da compensare per l’esito generalmente più grave osservato con le emorragie intracraniche.

Il beneficio clinico netto corretto ha favorito l’anticoagulazione per quasi tutti i pazienti con fibrillazione atriale.
Le eccezioni erano i pazienti a rischio molto basso di ictus ischemico con un punteggio CHA2DS2-VASc di 0 e rischio di sanguinamento moderatamente elevato ( -1.7% per anno ).

I risultati sono stati molto simili al punteggio CHADS2, fatta eccezione per i pazienti con basso rischio embolico.
Il punteggio CHA2DS2-VASc è stato in grado di identificare i pazienti ( n=6205, 3.9% di tutti i pazienti ) che non hanno tratto alcun beneficio clinico netto o che sono andati incontro a qualche svantaggio dal trattamento anticoagulante.

In conclusione, in quasi tutti i pazienti con fibrillazione atriale, il rischio di ictus ischemico senza trattamento anticoagulante è superiore al rischio di emorragia intracranica con il trattamento anticoagulante.
L’analisi del beneficio netto indica che sempre più pazienti possono trarre beneficio dal trattamento con anticoagulanti. ( Xagena2012 )

Friberg L et al, Circulation 2012; 125: 2298-2307

Cardio2012 Emo2’12 Farma2012


Indietro

Altri articoli

Vi è ambiguità sulla questione se i pazienti fragili con fibrillazione atriale gestiti con antagonisti della vitamina K ( VKA...



Gli attuali strumenti di decisione clinica per valutare il rischio di sanguinamento nei soggetti con fibrillazione atriale hanno prestazioni limitate...


La fibrillazione atriale è una malattia cronica e progressiva e le forme persistenti di fibrillazione atriale sono associate a maggiori...


Le raccomandazioni per il dosaggio di Apixaban ( Eliquis ) sulla base della funzionalità renale non sono coerenti tra l'FDA...


Il ruolo dell’ablazione transcatetere nei pazienti con fibrillazione atriale sintomatica e insufficienza cardiaca allo stadio terminale non è noto. È stato...


L'ablazione a campo pulsato è una nuova modalità di ablazione cardiaca non-termica che utilizza impulsi elettrici ultrarapidi per causare la...


La sicurezza e l’efficacia degli anticoagulanti orali per la prevenzione di eventi cardiovascolari avversi maggiori nelle persone con fibrillazione atriale...


L'effetto dell'inizio precoce rispetto all'inizio successivo degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nelle persone con fibrillazione atriale che hanno...


L’isolamento della vena polmonare mediante catetere è un trattamento efficace per la fibrillazione atriale parossistica. L’ablazione a campo pulsato, che...