Predittori dello sviluppo di fibrillazione atriale nei pazienti con ictus embolico di origine indeterminata: analisi dello studio RE-SPECT ESUS
Una percentuale di pazienti con ictus embolico di origine indeterminata presenta fibrillazione atriale silente o sviluppa fibrillazione atriale dopo la valutazione iniziale.
Una migliore comprensione del rischio di sviluppo di fibrillazione atriale è fondamentale per implementare strategie di monitoraggio ottimali con l'obiettivo di prevenire ictus ricorrenti attribuibili alla fibrillazione atriale sottostante.
Lo studio RE-SPECT ESUS ( Randomized, Double-Blind Evaluation in Secondary Stroke Prevention Comparing the Efficacy and Safety of the Oral Thrombin Inhibitor Dabigatran Etexilate Versus Acetylsalicylic Acid in Patients With Embolic Stroke of Undetermined Source ) offre l'opportunità di valutare i predittori per lo sviluppo di fibrillazione atriale e ictus ricorrente associato.
RE-SPECT ESUS era uno studio randomizzato e controllato ( 564 siti, 42 Paesi ) che ha valutato Dabigatran ( Pradaxa ) rispetto ad Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per la prevenzione dell'ictus ricorrente nei pazienti con ictus embolico di origine indeterminata.
Dei 5.390 pazienti arruolati e seguiti per una mediana di 19 mesi, 403 ( 7.5% ) hanno sviluppato fibrillazione atriale segnalata come evento avverso o utilizzando il monitoraggio cardiaco secondo le cure cliniche standard.
Nel modello multivariabile, età avanzata ( odds ratio per aumento di 10 anni, OR=1.99; P minore di 0.001 ), ipertensione ( OR=1.36; P=0.0304 ), diabete mellito ( OR=0.74; P=0.022 ) e indice di massa corporea [ BMI ] ( odds ratio per aumento di 5 U, OR=1.29; P minore di 0.001 ) sono stati predittori indipendenti di fibrillazione atriale durante lo studio.
In un'analisi di sensibilità limitata a 1.117 pazienti con misurazioni di NT-proBNP ( frammento N-terminale del propeptide natriuretico cerebrale ) al basale, solo l'età avanzata e NT-proBNP più alto sono stati predittori indipendenti significativi di fibrillazione atriale.
Sono state valutate le prestazioni di diversi modelli predittivi pubblicati, tra cui HAVOC ( punteggio del rischio di fibrillazione atriale basato su ipertensione, età maggiore o uguale a 75 anni, cardiopatia valvolare, malattia vascolare periferica, obesità, insufficienza cardiaca congestizia e malattia coronarica ) e CHA2DS2-VASc ( punteggio del rischio di ictus basato su insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione, età maggiore o uguale a 75 anni [ raddoppiato ], diabete mellito, precedente ictus, attacco ischemico transitorio [ TIA ] o tromboembolismo [ raddoppiato ], malattia vascolare, età da 65 a 74 anni e categoria di sesso [ femminile ] ) e punteggi più alti sono stati associati a tassi più alti di probabilità di sviluppare fibrillazione atriale.
Oltre all'età, la variabile più importante, molti altri fattori, tra cui ipertensione, indice di massa corporea più elevato e mancanza di diabete mellito, sono predittori indipendenti di fibrillazione atriale dopo ictus embolico di origine indeterminata.
Quando era disponibile NT-proBNP al basale, solo l'età avanzata e l'aumento di questo biomarcatore sono stati predittivi di fibrillazione atriale successiva.
Capire chi è a più alto rischio di sviluppare fibrillazione atriale aiuterà a identificare i pazienti che potrebbero trarre beneficio da un monitoraggio cardiaco più intenso e a lungo termine. ( Xagena2021 )
Bahit MC et al, Circulation 2021; 144: 1738-1746
Cardio2021 Neuro2021
Indietro
Altri articoli
Sicurezza del passaggio da un antagonista della vitamina K a un anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K nei pazienti anziani fragili con fibrillazione atriale: studio FRAIL-AF
Vi è ambiguità sulla questione se i pazienti fragili con fibrillazione atriale gestiti con antagonisti della vitamina K ( VKA...
Effetto dell'ablazione transcatetere mediante isolamento della vena polmonare con o senza isolamento della parete atriale posteriore sinistra sulla recidiva di aritmia atriale nella fibrillazione atriale persistente: studio CAPLA
L'isolamento della vena polmonare ( PVI ) da solo è meno efficace nei pazienti con fibrillazione atriale persistente rispetto alla...
Sviluppo e validazione del punteggio DOAC, un nuovo strumento di previsione del rischio di sanguinamento per i pazienti con fibrillazione atriale in trattamento con anticoagulanti orali ad azione diretta
Gli attuali strumenti di decisione clinica per valutare il rischio di sanguinamento nei soggetti con fibrillazione atriale hanno prestazioni limitate...
Progressione della fibrillazione atriale dopo crioablazione o terapia farmacologica
La fibrillazione atriale è una malattia cronica e progressiva e le forme persistenti di fibrillazione atriale sono associate a maggiori...
Associazioni della dose di Apixaban con esiti di sicurezza ed efficacia nei pazienti con fibrillazione atriale e grave malattia renale cronica
Le raccomandazioni per il dosaggio di Apixaban ( Eliquis ) sulla base della funzionalità renale non sono coerenti tra l'FDA...
Ablazione transcatetere nell'insufficienza cardiaca allo stadio terminale con fibrillazione atriale
Il ruolo dell’ablazione transcatetere nei pazienti con fibrillazione atriale sintomatica e insufficienza cardiaca allo stadio terminale non è noto. È stato...
Sicurezza ed efficacia dell'ablazione a campo pulsato nel trattamento della fibrillazione atriale: esiti a un anno dal registro MANIFEST-PF
L'ablazione a campo pulsato è una nuova modalità di ablazione cardiaca non-termica che utilizza impulsi elettrici ultrarapidi per causare la...
Effetti dell'anticoagulazione orale nelle persone con fibrillazione atriale dopo emorragia intracranica spontanea: studio COCROACH
La sicurezza e l’efficacia degli anticoagulanti orali per la prevenzione di eventi cardiovascolari avversi maggiori nelle persone con fibrillazione atriale...
Anticoagulazione precoce versus tardiva per l'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale
L'effetto dell'inizio precoce rispetto all'inizio successivo degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nelle persone con fibrillazione atriale che hanno...
Ablazione a campo pulsato o termica convenzionale per la fibrillazione atriale parossistica
L’isolamento della vena polmonare mediante catetere è un trattamento efficace per la fibrillazione atriale parossistica. L’ablazione a campo pulsato, che...