RACE II: la Digossina non appare associata a un aumento di morbilità e mortalità nei pazienti con fibrillazione atriale permanente
Lo studio AFFIRM ( Atrial Fibrillation Follow-up Investigation of Rhythm Management ) ha mostrato che la Digossina era associata a un aumento della mortalità nei pazienti con fibrillazione atriale.
Uno studio ha valutato l'associazione della Digossina con la morbilità e la mortalità cardiovascolare nei pazienti con fibrillazione atriale permanente arruolati nello studio RATE II ( Dutch Rate Control Efficacy in Permanent AF: A Comparison Between Lenient Versus Strict Rate Control II ), nonché per valutare il ruolo della Digossina nel raggiungere gli obiettivi di frequenza cardiaca.
L'esito primario era un composito di morbilità e mortalità cardiovascolare.
Gli esiti secondari includevano ospedalizzazione per cause cardiovascolari e mortalità per qualsiasi causa o ospedalizzazione per insufficienza cardiaca.
Dei 614 pazienti, 608 ( 99% ) hanno completato la fase di aggiustamento della dose.
Gli eventi di esito sono stati analizzati dalla fine della fase di aggiustamento della dose fino al termine del follow-up.
Il periodo di follow-up mediano è stato di 2.9 anni.
In totale, 284 pazienti ( 46.7% ) hanno fatto uso della Digossina dopo la fase di aggiustamento della dose ( dosaggio mediano 0.250 mg ).
Questi pazienti erano nella maggioranza dei casi donne, precedentemente ricoverati per scompenso cardiaco, avevano un aumentato diametro telesistolico del ventricolo sinistro, e più spesso erano stati assegnati al controllo rigoroso della frequenza.
Utilizzando l’analisi di regressione di Cox dei rischi proporzionali, l'uso di Digossina non è stato associato a un aumento del rischio di esiti primari e secondari.
Per l'endpoint primario, l’incidenza cumulativa stimata a 3 anni è stata del 12.9% nel gruppo Digossina contro il 13.4% nel gruppo no-Digossina ( hazard ratio non-aggiustato [ HR ] 0.97 ).
L'incidenza è stata del 19.4% contro il 19.5% per ospedalizzazione cardiovascolare ( HR non-aggiustato 1.00 ) e del 6.6% contro il 9.9% per la mortalità o il ricovero ospedaliero per scompenso cardiaco per tutte le cause ( HR non-aggiustato 0.62 ) nel gruppo Digossina verso il gruppo no-Digossina.
In conclusione, l'uso della Digossina non è risultata associata a un aumento della morbilità e della mortalità. ( Xagena2014 )
Mulder BA et al, Heart Rhythm 2014; 11: 1543-1550
Cardio2014 Farma2014
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