Studio LEAF: la perdita di peso prima della procedura conferisce migliori risultati nell'ablazione della fibrillazione atriale
Tra i pazienti con fibrillazione atriale che hanno scelto di sottoporsi ad ablazione transcatetere, quelli che avevano perso almeno il 3% del peso corporeo prima della procedura avevano maggiori probabilità di essere liberi da fibrillazione atriale a 6 mesi.
Sono stati arruolati 65 pazienti con indice di massa corporea ( BMI ) di 27 kg/m2 o più che presentavano fibrillazione atriale persistente o parossistica e avevano scelto di sottoporsi ad ablazione transcatetere.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a un periodo di pre-ablazione di 3 mesi e sono stati assegnati in modo casuale alla sola modifica del fattore di rischio standard o alla modifica del fattore di rischio standard più Liraglutide.
Il peso è un fattore di rischio molto importante per la fibrillazione atriale e influisce anche sugli esiti.
Nel 2019, la modifica dei fattori di rischio e la perdita di peso sono state incluse come raccomandazione di classe I per i pazienti obesi e in sovrappeso con fibrillazione atriale.
E' noto che il tessuto adiposo epicardico è anche un fattore di rischio per la fibrillazione atriale ed è stato associato a esiti dopo la fibrillazione atriale.
Alcuni studi sull'effetto della Liraglutide ( Saxenda ), un agonista di GLP-1, avevano mostrato sia la perdita di peso che una sostanziale riduzione del grasso epicardico.
Il nuovo studio è stato progettato per determinare se, dati i suoi effetti sul peso e sul grasso epicardico, la Liraglutide assunta prima dell'ablazione transcatetere fosse in grado di migliorare i risultati.
Dei 59 pazienti che non si sono ritirati prima dell'ablazione, l'età media era di 62 anni, il 27% era composto da donne, il peso medio era di 106,4 kg, l'indice BMI medio era di 36,1 kg/m2 e il 79% presentava fibrillazione atriale persistente.
Per l'analisi ad interim, i pazienti sono stati stratificati in base al fatto che la perdita fosse stata: inferiore al 3% del peso corporeo ( gruppo 1 ) o dal 3% al 10% del peso corporeo ( gruppo 2 ) tra l'arruolamento e il momento dell'ablazione ( almeno 3 mesi ).
A 6 mesi dall'ablazione, il gruppo 1 ha manifestato un aumento di peso medio dello 0,2% e il gruppo 2 ha avuto una perdita di peso media del 5,6%.
Il tasso di libertà dalla fibrillazione atriale senza farmaci antiaritmici a 6 mesi è stato del 61% nel gruppo 1 e dell'88% nel gruppo 2 ( test di Fisher P = 0,046; regressione logistica ordinale [ OLR ] P = 0,031 ).
Nei pazienti con fibrillazione atriale persistente, compreso un paziente la cui fibrillazione atriale si è risolta con la perdita di peso e non necessitava di ablazione transcatetere, il tasso di libertà dalla fibrillazione atriale senza farmaci antiaritmici a 6 mesi è stato del 61% nel gruppo 1 e del 90% nel gruppo 2 ( Fisher test P = 0.058; OLR P = 0.051 ) e a 12 mesi era del 42% nel gruppo 1 e dell'81% nel gruppo 2 ( test di Fisher P = 0.05; OLR P = 0.038 ).
L'effetto di Liraglutide sui risultati non è stato ancora analizzato. ( Xagena2023 )
Fonte: Heart Rhythm Meeting 2023
Cardio2023 Endo2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Sicurezza del passaggio da un antagonista della vitamina K a un anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K nei pazienti anziani fragili con fibrillazione atriale: studio FRAIL-AF
Vi è ambiguità sulla questione se i pazienti fragili con fibrillazione atriale gestiti con antagonisti della vitamina K ( VKA...
Effetto dell'ablazione transcatetere mediante isolamento della vena polmonare con o senza isolamento della parete atriale posteriore sinistra sulla recidiva di aritmia atriale nella fibrillazione atriale persistente: studio CAPLA
L'isolamento della vena polmonare ( PVI ) da solo è meno efficace nei pazienti con fibrillazione atriale persistente rispetto alla...
Sviluppo e validazione del punteggio DOAC, un nuovo strumento di previsione del rischio di sanguinamento per i pazienti con fibrillazione atriale in trattamento con anticoagulanti orali ad azione diretta
Gli attuali strumenti di decisione clinica per valutare il rischio di sanguinamento nei soggetti con fibrillazione atriale hanno prestazioni limitate...
Progressione della fibrillazione atriale dopo crioablazione o terapia farmacologica
La fibrillazione atriale è una malattia cronica e progressiva e le forme persistenti di fibrillazione atriale sono associate a maggiori...
Associazioni della dose di Apixaban con esiti di sicurezza ed efficacia nei pazienti con fibrillazione atriale e grave malattia renale cronica
Le raccomandazioni per il dosaggio di Apixaban ( Eliquis ) sulla base della funzionalità renale non sono coerenti tra l'FDA...
Ablazione transcatetere nell'insufficienza cardiaca allo stadio terminale con fibrillazione atriale
Il ruolo dell’ablazione transcatetere nei pazienti con fibrillazione atriale sintomatica e insufficienza cardiaca allo stadio terminale non è noto. È stato...
Sicurezza ed efficacia dell'ablazione a campo pulsato nel trattamento della fibrillazione atriale: esiti a un anno dal registro MANIFEST-PF
L'ablazione a campo pulsato è una nuova modalità di ablazione cardiaca non-termica che utilizza impulsi elettrici ultrarapidi per causare la...
Effetti dell'anticoagulazione orale nelle persone con fibrillazione atriale dopo emorragia intracranica spontanea: studio COCROACH
La sicurezza e l’efficacia degli anticoagulanti orali per la prevenzione di eventi cardiovascolari avversi maggiori nelle persone con fibrillazione atriale...
Anticoagulazione precoce versus tardiva per l'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale
L'effetto dell'inizio precoce rispetto all'inizio successivo degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nelle persone con fibrillazione atriale che hanno...
Ablazione a campo pulsato o termica convenzionale per la fibrillazione atriale parossistica
L’isolamento della vena polmonare mediante catetere è un trattamento efficace per la fibrillazione atriale parossistica. L’ablazione a campo pulsato, che...