Studio PIROUETTE: riduzione della fibrosi miocardica con Pirfenidone nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione preservata


Nei pazienti con scompenso cardiaco e frazione di eiezione conservata ( HFpEF ), il Pirfenidone ( Esbriet ) è risultato associato a una riduzione della fibrosi miocardica rispetto al placebo.

L'outcome primario era il cambiamento del volume extracellulare del miocardio dal basale alla settimana 52, misurato utilizzando la risonanza magnetica cardiaca.
era significativo, con una maggiore riduzione di quelli assegnati al Pirfenidone piuttosto che al placebo.
Tra i pazienti con insufficienza HFpEF e fibrosi miocardica, la fibrosi miocardica è stata ridotta dal trattamento con Pirfenidone nell'arco di 52 settimane.

Sono stati arruolati 94 pazienti con scompenso cardiaco, una frazione di eiezione del 45% o superiore edelevati livelli di peptidi natriuretici nello studio PIROUETTE.

I pazienti sono stati sottoposti a risonanza magnetica cardiaca e quelli che avevano evidenza di cicatrici nel muscolo cardiaco del 27% o più sono stati assegnati in modo casuale a trattamento giornaliero con Pirfenidone ( età media, 78 anni; 47% donne ) oppure placebo ( età media, 81 anni; 45% donne ).

A 52 settimane, il volume extracellulare è diminuito dello 0.7% nel gruppo Pirfenidone ed è aumentato dello 0.5% nel gruppo placebo ( differenza tra i gruppi, -1.21%; IC 95%, da -2.12 a -0.31; P = 0.009 ).

Per ogni 100 capsule aggiuntive di Pirfenidone assunte, la variazione media del volume extracellulare a 52 settimane è stata di -0.06%; ( IC 95%, da -0.1 a -0.01; P = 0.01 ).

Non sono emerse differenze nella funzione diastolica, dimensione e funzione atriale o dimensione e funzione ventricolare destra.

Il 26% dei partecipanti che hanno assunto Pirfenidone ha manifestato un evento avverso contro il 30% dei pazienti trattati con placebo.

I risultati hanno indicato che il Pirfenidone potrebbe esercitare effetti favorevoli nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione preservata, ma sono necessari ulteriori studi per determinare l'efficacia e la sicurezza clinica. ( Xagena )

Fonte: American College of Cardiology ( ACC ) Scientific Session, 2021

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