Studio AUGUSTUS: la doppia terapia con Apixaban e un inibitore P2Y12 è risultata sicura ed efficace nella fibrillazione atriale e un precedente ictus
I nuovi dati dello studio AUGUSTUS hanno mostrato che nei pazienti con fibrillazione atriale che avevano sofferto di una sindrome coronarica acuta o erano stati sottoposti a intervento coronarico percutaneo ( PCI ), e con un precedente ictus, attacco ischemico transitorio ( TIA ) o tromboembolismo, quelli assegnati a una doppia strategia antitrombotica con Apixaban ( Eliquis ) e un inibitore P2Y12 avevano risultati migliori rispetto a quelli assegnati a un regime a base di antagonisti della vitamina K.
Precedenti report dello studio AUGUSTUS avevano evidenziato che il doppio regime antitrombotico di un inibitore P2Y12 e Apixaban, senza Aspirina, era associato a una ridotta incidenza di sanguinamenti e meno ricoveri e nessuna differenza negli eventi ischemici a 6 mesi rispetto ad altri regimi che includevano un antagonista della vitamina K, Aspirina o entrambi.
E' stata presentata una analisi su 4.581 pazienti, raggruppati in base a precedente ictus, TIA o tromboembolia.
Rispetto a quelli senza precedente ictus / TIA / tromboembolia, quelli che avevano sofferto di almeno un evento erano più anziani ( 72 anni versus 70 anni; P inferiore a 0.001 ), avevano punteggi CHADS2-VASc e HAS-BLED più alti ( P inferiore a 0.001 per entrambi ), avevano maggiore probabilità di aver sofferto in precedenza di emorragie ( P inferiore a 0.001 ), scompenso cardiaco ( P = 0.014 ) e diabete mellito ( P = 0.004 ), e avevano maggiore probabilità di aver precedentemente assunto un anticoagulante orale ( P = 0.004 ).
Durante il periodo di studio, indipendentemente dalla randomizzazione, i pazienti con precedente ictus / TIA / tromboembolia hanno presentato un aumento statisticamente significativo del rischio di eventi emorragici maggiori e clinicamente rilevanti secondo ISTH ( International Society on Thrombosis and Haemostasis ) ( 7.1% vs 13%; P =0.019 ), morte o ricovero ospedaliero ( 30.6% vs 25.2%; P = 0.003 ), morte o eventi ischemici ( 9.4% vs 6.1%; P = 0.001 ) e ictus ischemico ( 1.6% vs 0.5%; P =0.002 ), rispetto a quelli senza precedente ictus, TIA o tromboembolia.
Non vi è stata interazione tra il trattamento anticoagulante e precedenti eventi ictali, TIA o tromboembolici su qualsiasi esito.
L'effetto del trattamento ha favorito i regimi a base di Apixaban rispetto ai regimi a base di antagonisti della vitamina K, indipendentemente da precedente ictus / TIA / tromboembolia, per gli esiti di sanguinamento maggiore o clinicamente rilevante secondo ISTH o decesso o ospedalizzazione.
E' stata trovata una interazione significativa ( P per interazione = 0.011 ) tra il trattamento antipiastrinico ( Aspirina vs placebo ) ed eventi precedente di ictus / TIA / tromboembolismo sul sanguinamento maggiore o non-maggiore ma clinicamente rilevante secondo ISTH, dimostrando che l'Aspirina aumenta il rischio di sanguinamento più pronunciato tra i pazienti senza precedente ictus, TIA o tromboembolismo.
Questo studio ha confermato che una strategia antitrombotica a base di Clopidogrel più Apixaban, senza Aspirina, è sicura ed efficace nei pazienti con fibrillazione atriale e sindrome coronarica acuta / procedura PCI, indipendentemente dalla presenza di precedente ictus, TIA o tromboembolismo. ( Xagena2020 )
Fonte: International Stroke Conference, 2020
Cardio2020 Neuro2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Anticoagulazione precoce versus tardiva per l'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale
L'effetto dell'inizio precoce rispetto all'inizio successivo degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nelle persone con fibrillazione atriale che hanno...
Terapia precoce per il controllo del ritmo per la fibrillazione atriale nei pazienti con anamnesi di ictus: un'analisi per sottogruppi dello studio EAST-AFNET 4
I pazienti con fibrillazione atriale e una storia di ictus sono ad alto rischio di ictus ricorrente e complicanze cardiovascolari....
Apixaban o Warfarin e Aspirina o placebo dopo sindrome coronarica acuta o intervento coronarico percutaneo nei pazienti con fibrillazione atriale e precedente ictus: analisi post hoc dello studio AUGUSTUS
I dati sono limitati per quanto riguarda il rischio di eventi ischemici cerebrovascolari e sanguinamento maggiore nei pazienti con fibrillazione...
Terapia anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K ritardata rispetto a terapia anticoagulante orale dopo ictus ischemico acuto nella fibrillazione atriale: studio TIMING
Non ci sono raccomandazioni basate sull'evidenza sul momento ottimale per iniziare ad assumere anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K (...
Indice di massa corporea nell'adolescenza e rischio a lungo termine di fibrillazione atriale precoce e successiva mortalità, insufficienza cardiaca e ictus ischemico
Uno studio ha cercato di determinare il ruolo dell'obesità negli uomini adolescenti sullo sviluppo della fibrillazione atriale e sui successivi...
Fibrillazione atriale e sintomi di ictus nello studio REGARDS
Non è noto se i sintomi dell'ictus in assenza di una diagnosi di ictus siano un segno di sottili fenomeni...
Valutazione del rischio di ictus senza terapia anticoagulante in uomini e donne con fibrillazione atriale di età compresa tra 66 e 74 anni senza altri fattori CHA2DS2-VASc
Esistono dati limitati da studi clinici e raccomandazioni discrepanti sull'uso della terapia anticoagulante nei pazienti con fibrillazione atriale di età...
Nella fibrillazione atriale non-valvolare, il prediabete conferisce un rischio elevato di ictus
Il diabete e il prediabete sono risultati associati a un aumentato rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare. La...
Il pre-diabete aumenta il rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare
Il diabete mellito aumenta il rischio di embolia nella fibrillazione atriale non-valvolare ( NVAF ). L'associazione tra pre-diabete e rischio...
Biomarcatori per il rilevamento della fibrillazione atriale dopo l'ictus
Sono stati identificati i biomarcatori clinici, elettrocardiografici ( ECG ) ed ematici associati al rilevamento della fibrillazione atriale dopo ictus...