La terapia farmacologica neuroprotettiva è efficace nell’ ictus ischemico acuto?
Durante l’ictus, la morte delle cellule nervose nella zona infartuata provoca la formazione di radicali liberi.
I farmaci neuroprotettivi potrebbero contrastare questi effetti.
Sebbene gli esperimenti su animali abbiamo dato risultati positivi ad oggi non è stato possibile confermare questi risultati negli uomini.
I principali farmaci neuroprotettivi studiati ad oggi sono:
a) Antagonisti del glutammato
Il glutammato è un neurotrasmettitore che aiuta le cellule nervose a connettersi tra loro. Durante l’ictus, quantità eccessive di glutammato vengono rilasciate nel cervello. Il Glutammato apre i canali del calcio nei neuroni, permettendo al calcio di entrare nelle cellule.
Sui neuroni sono presenti i recettori per il glutammato: NMDA, AMPA.
Gli antagonisti del glutammato inibiscono il legame del glutammato con i propri recettori.
Il Selfotel, un antagonista del NMDA ( N-Metil D-Aspartato), è stato somministrato entro 6 ore dall’insorgenza dei sintomi di ictus ischemico. A 30 giorni è stato osservato un aumento di mortalità nel gruppo trattato con Selfotel, mentre l’incidenza di mortalità a 90 giorni è risultata simile tra il gruppo Selfotel ed i gruppi controllo.
b) Agonisti GABA
Il GABA ( gamma-aminobutyric acid, acido gamma-amino- butirrico ) è il più importante neurotrasmettitore nel sistema nervoso centrale. Legandosi ai suoi recettori li fa diventare refrattari ad eventuali stimoli. I recettori GABA sono presenti nel 60-80% dei neuroni e sono distinti in tre tipi: GABA (A), GABA ( B), GABA (C).
Nello studio CLASS ( Clomethiazole Acute Stroke Study) non è stato osservato alcun effetto benefico del Clometiazolo sull’outcome nel lungo periodo. Tutti i pazienti trattati con il Clometiazolo hanno presentato come effetto indesiderato ,sedazione.
c) Antagonisti della glicina
La glicina è un aminoacido che agisce da co-agonista dei recettori N MDA del glutammato. Lo studio GAIN ( Glycine Antagonist in Neuroprotection ha valutato l’effetto neuroprotettivo dell’antagonista della glicina, Gavestenel.
A 3 mesi non è stato osservato alcun miglioramento nei pazienti trattati con Gavestenel, e nessuna differenza nella sopravvivenza rispetto al gruppo controllo ( Jama 2001; 285: 1719-1728).
Non sono stati osservati effetti indesiderati gravi con il farmaco.
Carlo Franzini
Xagena2001
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