Sicurezza degli anticoagulanti nei bambini con ictus ischemico arterioso


L'ictus ischemico arterioso pediatrico è sempre più diagnosticato e comporta notevoli rischi di recidiva, morbilità e mortalità.
La terapia anticoagulante viene comunemente prescritta per ictus ischemico arterioso infantile.
Il tasso di complicanze emorragiche nell'ictus pediatrico è sconosciuto, e i dati di sicurezza per gli adulti sono di limitata applicabilità.

E' stata analizzata una coorte prospettica di bambini ( di età compresa tra 1 mese e 18 anni ) con ictus ischemico arterioso acuto, selezionati utilizzando criteri standardizzati per la terapia anticoagulante, secondo il protocollo, per un periodo di 14 anni.

E' stata valutata l’emorragia intracranica associata a terapia anticoagulante, includendo la frequenza, le caratteristiche cliniche e radiologiche, i predittori e il risultato finale.

Tra i 215 bambini affetti da ictus ischemico arterioso, 123 hanno ricevuto terapia anticoagulante entro 7 giorni dalla diagnosi.

Durante la terapia anticoagulante, 14 bambini ( 11% ) hanno sviluppato nuove o maggiori emorragie intracraniche, il tutto entro 26 giorni dalla diagnosi.

L’emorragia intracranica è stata sintomatica in 5 pazienti ( 4% ), asintomatica in 9 ( 7% ) e lieve ( grado ECASS [ European Cooperative Acute Stroke Study ] HI1 o HI2 ) in tutti i bambini tranne uno ( ECASS PH-2 ).

Gli esiti neurologici a lungo termine dopo emorragia intracranica associati a terapia anticoagulante nei sopravvissuti sono stati anormali nel 73% dei casi ( 8 su 11 ).

Un totale di 12 bambini su 75 ( 16% ) trattati senza anticoagulante hanno sviluppato una emorragia intracranica nuova o maggiore, evidenziata dalle immagini durante il follow-up ( P=0.3507 ).

In conclusione, la terapia anticoagulante è relativamente sicura nei bambini con ictus ischemico arterioso, con un rischio del 4% di emorragia intracranica sintomatica. ( Xagena2012 )

Schechter T et al, Blood 2012; 119: 949-956


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