Studio MULTISTRATEGY: Tirofiban efficace come Abciximab nella risoluzione del sopralivellamento ST nel infarto STEMI
L’infusione di Abciximab ( ReoPro ) e l’impianto di stent non-medicati è una strategia di trattamento complementare per ridurre gli eventi cardiaci maggiori avversi ( MACE ) nei pazienti sottoposti ad angioplastica per infarto STEMI ( infarto miocardico con sopraslivellamento ST ).
Non è noto se la sostituzione di Abciximab con un bolo ad alto dosaggio di Tirofiban ( Aggrastat ) sia in grado di produrre simili benefici.
Similarmente, l’uso degli stent a eluizione di farmaco in questa popolazione di pazienti è attualmente scoraggiato a causa dei risultati conflittuali sull’efficacia e sulla sicurezza.
Lo studio MULTISTRATEGY ha valutato l’effetto del bolo ad alto dosaggio di Tirofiban e degli stent a rilascio di Sirolimus, rispetto all’infusione di Abciximab e dell’impianto di stent di metallo nudo nei pazienti con infarto STEMI, sottoposti ad intervento coronarico percutaneo.
Allo studio hanno preso parte 745 pazienti con infarto STEMI o nuovo blocco di branca sinistro.
L’endpoint primario era rappresentato dalla risoluzione di almeno il 50% del soprallivellamento ST a 90 minuti post-intervento.
Gli eventi MACE erano definiti come composito di morte per qualsiasi causa, reinfarto e rivascolarizzazione del vaso bersaglio, entro 8 mesi.
La risoluzione del segmento ST si è presentata nell’83,6% dei pazienti che avevano ricevuto l’infusione di Abciximab e nell’85,3% di coloro che erano stati trattati con infusione di Tirofiban ( rischio relativo, RR = 1.02; P< 0.001 per non-inferiorità ).
Gli outcome ischemici ed emorragici erano simili nel gruppo Tirofiban ed Abciximab.
A 8 mesi, gli eventi MACE si sono presentati nel 14.5% dei pazienti con impianto di stent di metallo nudo e nel 7.8% con stent a eluizione di Sirolimus ( p=0.004 ), soprattutto a causa di una riduzione dell’incidenza di rivascolarizzazione ( 10,2% versus 3.2% ).
L’incidenza di trombosi da stent è risultata simile nei due gruppi con stent medicato e non.
In conclusione, nei pazienti con infarto STEMI, sottoposti ad intervento coronarico percutaneo, la terapia con Tirofiban era associata a risoluzione del sopralivellamento ST successivo ad intervento coronarico, non inferiore rispetto ad Abciximab.
L’impianto di stent a eluizione di Sirolimus era associato ad un significativamente più basso rischio di eventi MACE, rispetto agli stent di metallo nudo, entro 8 mesi dall’intervento. ( Xagena2008 )
Valgimigli M. et al; JAMA 2008; Early release article
Cardio2008 Farma2008
Indietro
Altri articoli
Esiti a lungo termine con stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus rispetto a stent polimerici durevoli a eluizione di Everolimus nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST: follow-up a 5 anni dello studio BIOSTEMI
Gli stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus migliorano gli esiti clinici precoci correlati allo stent rispetto agli stent polimerici...
Bivalirudina più un'infusione ad alte dosi rispetto alla monoterapia con Eparina nei pazienti con infarto miocardico STEMI sottoposti a intervento coronarico percutaneo primario
Precedenti studi randomizzati di Bivalirudina ( Angiox ) versus Eparina nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST...
L'infarto miocardico e la malattia infiammatoria sistemica aumentano il rischio di mortalità nei giovani adulti
I pazienti di età pari o inferiore a 50 anni che hanno sofferto di un infarto miocardico e hanno malattie...
Rivascolarizzazione miocardica percutanea nei pazienti con presentazione tardiva di infarto STEMI
La gestione ottimale dei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) che si presentano tardivamente,...
Sicurezza ed efficacia dell'accesso femorale rispetto all'accesso radiale nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST: studio SAFARI-STEMI
Tra i pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST ( infarto STEMI ) indicati per intervento coronarico percutaneo...
Struttura riassorbibile a base di Magnesio rispetto allo stent metallico permanente a rilascio di Sirolimus nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST: studio MAGSTEMI
L'uso di strutture in Acido Polilattico riassorbibili è limitata nella pratica clinica quotidiana per motivi di sicurezza e la mancanza...
Stent di polimero biodegradabile a rilascio di Sirolimus rispetto a stent di polimero durevole a rilascio di Everolimus in pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST: studio BIOSTEMI
Gli stent a rilascio di farmaco di nuova generazione con struttura metallica ultrasottile con polimero biodegradabile potrebbero facilitare la guarigione...
Il regime antiaggregante e anticoagulante orale diretto efficace nell'infarto STEMI, ma non in altre sindromi coronariche acute
I benefici clinici degli anticoagulanti orali diretti in aggiunta alla terapia antipiastrinica come prevenzione secondaria dopo sindrome coronarica acuta possono...
Gli antagonisti dell'aldosterone riducono il rischio di mortalità nei pazienti con infarto STEMI
Uno studio ha mostrato che la terapia con antagonisti dell'aldosterone offre un sostanziale beneficio di mortalità nei pazienti con infarto...
Infarto STEMI: danno miocardico nei pazienti con impianto di stent posticipato
Sebbene alcuni studi abbiano trovato un miglioramento del flusso coronarico e del recupero del miocardio quando l'impianto dello stent è...