Antagonisti dell’aldosterone, nessun beneficio nei pazienti con infarto miocardico acuto senza insufficienza cardiaca
L'aggiunta di antagonisti dei recettori mineralcortoidi ( MRA ) alla terapia standard non offre alcun beneficio nei pazienti con infarto miocardico acuto ( MI ) senza insufficienza cardiaca, secondo lo studio ALBATROSS ( Aldosterone Lethal effects Blockade in Acute myocardial infarction Treated with or without Reperfusion to improve Outcome and Survival at Six months follow-up ).
I risultati di ALBATROSS, che è il più grande studio di questo tipo, non giustificano l'estensione del blocco dell’aldosterone tra i pazienti con infarto miocardico senza insufficienza cardiaca.
Noti anche come bloccanti dell'aldosterone, gli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi inibiscono la ritenzione di sodio e l'escrezione di potassio e magnesio.
Studi precedenti hanno dimostrato che gli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi riducono la mortalità nei pazienti con infarto miocardico con insufficienza cardiaca congestizia, ma poco si sa riguardo a questo trattamento, in assenza di insufficienza cardiaca.
L'obiettivo di ALBATROSS è stato quello di studiare gli effetti della terapia prolungata con antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi, iniziata precocemente dopo l'insorgenza di infarto miocardico in una popolazione di pazienti che comprendeva il 92% di soggetti senza insufficienza cardiaca.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale alla sola terapia standard ( n = 801 ) o all'aggiunta di antagonisti dell’aldosterone ( n=802 ), che consisteva di una somministrazione per via endovenosa di Canrenoato di potassio al dosaggio di 200 mg, seguito da una dose iniziale di 25 mg di Spironolattone orale, poi assunta quotidianamente per 6 mesi .
Alcuni pazienti sono stati randomizzati in ambulanza in modo da assicurare un trattamento molto precoce.
La terapia standard comprendeva: somministrazione di farmaci in ospedale, angiografia coronarica, intervento coronarico percutaneo ( PCI ) e bypass coronarico.
L'endpoint primario era la morte, la morte cardiaca resuscitata, la fibrillazione ventricolare o la tachicardia ventricolare, l’indicazione per il defibrillatore impiantabile, e l’insufficienza cardiaca.
Il follow-up di 118 giorni ha mostrato un tasso di outcome primario del 11.8% nel gruppo antagonisti dell'aldosterone e del 12.2% nel gruppo di controllo ( hazard ratio, HR = 0.97; P = 0.81 ).
E’ stato anche osservato che l’impiego precoce dei bloccanti l’aldosterone era in grado di ridurre la mortalità nei pazienti con infarto con sopraslivellamento ST ( STEMI ) ( n=1.229; HR=0.20; 95% CI 0.06-0.70 ).
I ricercatori raccomandano cautela nell'interpretare questi risultati, anche se un potenziale beneficio è plausibile in questo gruppo di pazienti. ( Xagena2015 )
Fonte: ESC Congress 2015
Cardio2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Sicurezza ed efficacia della lecitina-colesterolo aciltransferasi ricombinante umana nell'infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST: risultati di REAL-TIMI 63B
La lipoproteina ad alta densità svolge un ruolo chiave nel trasporto inverso del colesterolo. Inoltre, le particelle di lipoproteine ad...
Effetto di Alirocumab aggiunto alla terapia con statine ad alta intensità sull'aterosclerosi coronarica nei pazienti con infarto miocardico acuto: studio PACMAN-AMI
Le placche coronariche che tendono a rompersi e causano eventi cardiaci avversi sono caratterizzate da un'elevata carica di placca, da...
Impatto di Sacubitril / Valsartan rispetto a Ramipril sulla struttura e funzione cardiaca dopo infarto miocardico acuto: sottostudio ecocardiografico PARADISE-MI
Gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina ( Ace inibitori ) attenuano l'allargamento del ventricolo sinistro dopo infarto miocardico acuto (...
Effetti dell'inibizione del recettore angiotensina-neprilisina sugli eventi coronarici maggiori nei pazienti con infarto miocardico acuto: studio PARADISE-MI
Nei pazienti che sopravvivono a un infarto miocardico acuto ( IMA ), gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina riducono il...
Inibizione del recettore dell'angiotensina-neprilisina con la combinazione Sacubitril - Valsartan nell'infarto miocardico acuto
Nei pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, è stato riscontrato che Sacubitril-Valsartan ( Entresto ) riduce il rischio di ospedalizzazione e...
Infarto miocardico acuto e miocardite dopo vaccinazione anti-COVID-19
Rapporti emergenti sollevano preoccupazioni sulla potenziale associazione tra i vaccini COVID-19 e le manifestazioni cardiache. Ricercatori hanno valutato le complicanze cardiache...
Effetto della Colchicina sulla lesione miocardica nell'infarto miocardico acuto
L'infiammazione è un fattore chiave del danno miocardico nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) riperfuso. Si...
Inibizione del recettore dell'interleuchina-6 con Tocilizumab nei pazienti con infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST
La rivascolarizzazione miocardica tempestiva con intervento coronarico percutaneo ( PCI ) riduce le dimensioni dell'infarto e migliora gli esiti nei...
Dispositivo Impella per infarto miocardico acuto complicato da shock cardiogeno: analisi di mortalità a 30 giorni dello studio IABP-SHOCK II
I dispositivi di supporto circolatorio meccanico percutaneo sono sempre più utilizzati nell'infarto miocardico acuto complicato da shock cardiogeno ( AMI-CS...
Antagonisti dei recettori dei mineralocorticoidi nei pazienti con infarto miocardico acuto
Sebbene gli antagonisti dei mineralcorticoidi ( MRA ) riducano la mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca che complica l'infarto del...