GDF-15 è un marcatore prognostico nei pazienti con infarto miocardico acuto


Ricercatori della Leicester University in Gran Bretagna hanno esaminato il valore prognostico nel lungo periodo del fattore di crescita e differenziazione 15 ( GDF-15 ) nei pazienti che avevano sofferto di un infarto miocardico acuto ( IMA ).

Il fattore di crescita e differenziazione 15 è un membro della famiglia del fattore di crescita trasformante beta ( TGF-beta ).
GDF-15 viene espresso nel miocardio ed è iper-regolato dallo stress. Questo fattore ha mostrato di avere azioni antiapoptotiche.
Il suo ruolo nel sistema cardiovascolare, tuttavia, non è ben definito.

I Ricercatori hanno confrontato il valore prognostico post-infartuale nel lungo periodo di GDF-15 con NT-proBNP ( frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico cerebrale ).

Sono stati analizzati in modo prospettico 1.142 pazienti post-infartuati, consecutivi, ( 820 uomini, età mediana 67 anni ).
Il periodo osservazionale mediano è stato di 505 giorni.

I livelli di GDF-15 sono risultati aumentati con l’aumentare della classe Killip ( p
Al modello di Cox di rischi proporzionali, il log di GDF-15 ( hazard ratio, HR=1.77 ), il log di NT-proBNP ( HR=2.06 ), l’età ( HR=1.03 ), la classe Killip superiore a 1 ( HR=1.62 ), l’impiego di beta-bloccanti ( HR=0.54 ) e una storia passata di infarto del miocardio ( HR=1.44 ), sono risultati predittori significativamente indipendenti di morte o di insufficienza cardiaca.

Predittori di mortalità si sono rivelati il log di NT-proBNP, il log di GDF-15, l’età, l’eGFR ( velocità stimata di filtrazione glomerulare ), la storia passata di infarto miocardico, l’uso di beta-bloccanti, l’uso di Ace inibitori o di bloccanti il recettore dell’angiotensina ( sartani ).

Il C-statistic per GDF-15 nel predire la mortalità o lo scompenso cardiaco ad 1 anno era pari a 0.73 ( p
La combinazione di questi marcatori ha prodotto un AUC di 0.81, superiore a quello di GDF-15 ( p
L’analisi di Kaplan-Meier ha rivelato che i pazienti con più alti valori mediani di GDF-15 e NT-proBNP presentavano la più alta incidenza di mortalità e insufficienza cardiaca ( p
In conclusione, il fattore di crescita e differenziazione 15 è un nuovo marcatore in grado di predire la mortalità e lo scompenso cardiaco nei pazienti colpiti da infarto miocardico acuto.
Combinando i livelli di GDF-15 e di NT-proBNP si possono identificare pazienti ad alto rischio. ( Xagena2009 )

Khan SQ et al, Eur Heart J 2009; 30 : 1057-1065


Cardio2009


Indietro

Altri articoli

La lipoproteina ad alta densità svolge un ruolo chiave nel trasporto inverso del colesterolo. Inoltre, le particelle di lipoproteine ​​ad...


Le placche coronariche che tendono a rompersi e causano eventi cardiaci avversi sono caratterizzate da un'elevata carica di placca, da...


Gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina ( Ace inibitori ) attenuano l'allargamento del ventricolo sinistro dopo infarto miocardico acuto (...


Nei pazienti che sopravvivono a un infarto miocardico acuto ( IMA ), gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina riducono il...


Nei pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, è stato riscontrato che Sacubitril-Valsartan ( Entresto ) riduce il rischio di ospedalizzazione e...


Rapporti emergenti sollevano preoccupazioni sulla potenziale associazione tra i vaccini COVID-19 e le manifestazioni cardiache. Ricercatori hanno valutato le complicanze cardiache...


L'infiammazione è un fattore chiave del danno miocardico nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) riperfuso. Si...


La rivascolarizzazione miocardica tempestiva con intervento coronarico percutaneo ( PCI ) riduce le dimensioni dell'infarto e migliora gli esiti nei...


I dispositivi di supporto circolatorio meccanico percutaneo sono sempre più utilizzati nell'infarto miocardico acuto complicato da shock cardiogeno ( AMI-CS...


Sebbene gli antagonisti dei mineralcorticoidi ( MRA ) riducano la mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca che complica l'infarto del...