Iniezione intracoronarica precoce o tardiva di cellule mononucleate derivate dal midollo osseo dopo infarto miocardico acuto


La somministrazione intracoronarica di cellule mononucleate autologhe derivate dal midollo osseo ( BM-MNC ) può migliorare il rimodellamento del ventricolo sinistro dopo infarto miocardico acuto.
Il momento temporale ottimale per la somministrazione di tali cellule è ancora incerto ed è stato raramente affrontato prospetticamente in studi clinici randomizzati.

In uno studio multicentrico, sono stati randomizzati 200 pazienti che con ampi infarti del miocardio con sopraslivellamento ST ( STEMI ), riperfusi con successo, in un rapporto 1:1:1 con un gruppo di controllo e due gruppi di trattamento con somministrazione intracoronarica di cellule mononucleate autologhe derivate dal midollo osseo ( gruppi BM-MNC ).

Nei gruppi BM-MNC, le cellule sono state somministrate dopo infarto miocardico acuto precocemente ( da 5 a 7 giorni ) o tardivamente ( da 3 a 4 settimane ).

La risonanza magnetica cardiaca è stata eseguita in condizioni basali e dopo 4 mesi.

L'endpoint primario era il cambiamento dal basale a 4 mesi nella frazione di eiezione ventricolare sinistra globale tra i due gruppi di trattamento e il gruppo di controllo.

La variazione assoluta media della frazione di eiezione ventricolare sinistra dal basale a 4 mesi è stata -0.4% ( P=0.74 rispetto al basale ) nel gruppo di controllo, 1.8% ( P=0.12 rispetto al basale ) nel gruppo con somministrazione precoce e 0.8% ( P=0.45 rispetto al basale ) nel gruppo con somministrazione tardiva.

L'effetto stimato del trattamento BM-MNC è stato pari a 1.25 ( P=0.42 ) per il gruppo sottoposto a terapia precoce e 0.55 ( P=0.73 ) per il gruppo che ha ricevuto terapia tardiva.

In conclusione, tra i pazienti con infarto del miocardio con sopraslivellamento ST e disfunzione ventricolare sinistra dopo una riperfusione di successo, l'infusione intracoronarica di cellule mononucleate autologhe derivate dal midollo osseo sia a 5-7 giorni sia a 3-4 settimane dall’infarto miocardico acuto non migliora la funzione ventricolare sinistra a 4 mesi di follow-up. ( Xagena2013 )

Sürder D et al, Circulation 2013; 127: 1968-1979

Cardio2013



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