Pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo: stent medicati non-superiori agli stent di metallo nudo riguardo a mortalità e infarto miocardico
Dallo studio randomizzato NORSTENT è emerso che gli stent medicati di seconda generazione e gli stent di metallo nudo presentavano tassi simili di mortalità e infarto miocardico.
Tuttavia, i pazienti assegnati agli stent a rilascio di farmaco avevano una probabilità più bassa di presentare trombosi dello stent o richiedere rivascolarizzazione ripetuta.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sul The New England Journal of Medicine ( NEJM ).
Un totale di 9.013 pazienti con angina pectoris stabile ( n = 2.636 ) o sindrome coronarica acuta ( n = 6.377 ) sono stati assegnati in modo casuale a PCI con impianto di stent medicati o stent di metallo nudo.
L'endpoint primario era rappresentato da un composito di mortalità per qualsiasi causa e infarto miocardico spontaneo non-fatale.
Il periodo di follow-up mediano è stato di 5 anni.
A 6 anni, l'endpoint primario si è verificato nel 16.6% del gruppo stent medicato contro il 17.1% del gruppo stent di metallo nudo ( hazard ratio, HR=0.98; IC 95%, 0.88-1.09 ).
Non ci sono state differenze significative tra il gruppo mortalità per qualsiasi causa ( HR=1.1; IC 95%, 0.94-1.29 ), o il gruppo di infarto miocardico acuto spontaneo ( HR=0.91; IC 95%, 0.8-1.03 ).
E’stato riscontrato che il gruppo stent a eluizione di farmaco presentava un minor rischio di rivascolarizzazione ripetuta ( 16.5% vs 19.8%; HR = 0.76; IC 95%, 0.85 ) e trombosi dello stent definita ( 0.8% vs 1.2%; HR = 0.64; IC 95%, 0.41-1; P= 0.0498 ) rispetto al gruppo stent di metallo nudo.
La necessità di rivascolarizzazione ripetuta è risultata ridotta nel gruppo stent medicato, ma questo effetto era inferiore rispetto al previsto.
36 pazienti dovrebbero essere trattati con uno stent medicato al fine di prevenire 1 rivascolarizzazione ripetuta, rispetto ai pazienti nel gruppo stent di metallo nudo. ( Xagena2016 )
Fonte: European Society of Cardiology Congress, 2016
Cardio2016
Indietro
Altri articoli
Bivalirudina versus Eparina durante intervento coronarico percutaneo nell’infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST
Il profilo beneficio-rischio della Bivalirudina ( Angiox ) rispetto alla terapia anticoagulante con Eparina nei pazienti con infarto miocardico senza...
Intervento coronarico percutaneo completo o solo della lesione colpevole nei pazienti anziani con infarto miocardico
Il beneficio della rivascolarizzazione completa nei pazienti più anziani ( 75 anni di età e oltre ) con infarto miocardico...
STREAM-2: Tenecteplase a mezza dose o intervento coronarico percutaneo primario nei pazienti anziani con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST
Le linee guida per l'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) raccomandano un trattamento farmaco-invasivo se l'intervento...
Bivalirudina più un'infusione ad alte dosi rispetto alla monoterapia con Eparina nei pazienti con infarto miocardico STEMI sottoposti a intervento coronarico percutaneo primario
Precedenti studi randomizzati di Bivalirudina ( Angiox ) versus Eparina nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST...
Incidenza di trombosi nel ventricolo sinistro nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST trattato con intervento coronarico percutaneo
Precedenti studi con ecocardiografia bidimensionale senza contrasto hanno riportato una incidenza di trombi nel ventricolo sinistro dal 3% al 24%...
Sicurezza ed efficacia di un singolo fattore di crescita insulino-simile intracoronarico a basse dosi dopo intervento coronarico percutaneo per infarto miocardico acuto: studio RESUS-AMI
La disfunzione ventricolare sinistra postinfartuale residua e significativa, nonostante un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) tecnicamente riuscito per infarto miocardico con sopraslivellamento ST...
Benefici dalla dose di carico di Atorvastatina prima dell'intervento coronarico percutaneo nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST
In una analisi secondaria dello studio SECURE-PCI, una dose di carico periprocedurale di Atorvastatina ( Lipitor, Torvast ) ha ridotto...
N-Acetilcisteina precoce con terapia a base di nitrati nei pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo primario per infarto STEMI riduce le dimensioni dell'infarto miocardico
La gestione dell'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) coinvolge l'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario, con...
Blush miocardico e riperfusione microvascolare dopo trombectomia manuale durante intervento coronarico percutaneo per infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST
La trombectomia durante l'intervento coronarico percutaneo primario ( PPCI ) per infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI...