Associazione tra diagnosi di COVID-19 e mortalità intraospedaliera nei pazienti ricoverati con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST
C'è stata una ricerca limitata su pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( infarto STEMI ) e COVID-19.
Sono state confrontate le caratteristiche, il trattamento e gli esiti dei pazienti con infarto STEMI con e senza infezione da COVID-19 in uno studio di coorte retrospettivo su pazienti adulti consecutivi ricoverati nel periodo gennaio 2019 - dicembre 2020 ( fine del follow-up a gennaio 2021 ) con infarto STEMI extraospedaliero o intraospedaliero presso 509 Centri statunitensi nel database clinico Vizient ( n=80.449 ).
L'esito primario era la mortalità intraospedaliera.
Nell'analisi principale, i pazienti con COVID-19 sono stati confrontati con quelli senza COVID-19 durante l'anno solare precedente.
Il gruppo infarto STEMI extraospedaliero comprendeva 76.434 pazienti ( 551 con COVID-19 vs 2.755 senza COVID-19 dopo l'abbinamento ) provenienti da 370 centri ( 64.1% di età compresa tra 51 e 74 anni; 70.3% uomini ).
Il gruppo STEMI ospedaliero comprendeva 4.015 pazienti ( 252 con COVID-19 vs 756 senza COVID-19 dopo l'abbinamento ) provenienti da 353 centri ( 58.3% di età compresa tra 51-74 anni; 60.7% uomini ).
Nei pazienti con infarto STEMI extraospedaliero, non vi è stata alcuna differenza significativa nella probabilità di subire un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario in base allo stato di COVID-19; i pazienti con infarto STEMI in ospedale e COVID-19 hanno avuto, in modo significativo, meno probabilità di sottoporsi a procedure coronariche diagnostiche o terapeutiche invasive rispetto a quelli senza COVID-19.
Tra i pazienti con infarto STEMI extraospedaliero e COVID-19 versus infarto STEMI extraospedaliero senza COVID-19, i tassi di mortalità intraospedaliera sono stati del 15.2% contro l'11.2% ( differenza assoluta, 4.1%; P=0.007 ).
Tra i pazienti con infarto STEMI ospedaliero e COVID-19 versus infarto STEMI ospedaliero senza COVID-19, i tassi di mortalità in ospedale sono stati 78.5% versus 46.1% ( differenza assoluta, 32.4%; P minore di 0.001 ).
Tra i pazienti con infarto STEMI extraospedaliero o intraospedaliero, una diagnosi concomitante di COVID-19 è risultata significativamente associata a tassi più elevati di mortalità intraospedaliera rispetto ai pazienti senza diagnosi di COVID-19 nell'ultimo anno.
Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere i potenziali meccanismi alla base di questa associazione. ( Xagena2021 )
Saad M et al, JAMA 2021; 326: 1940-1952
Inf2021 Cardio2021 Med2021
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Esiti a lungo termine con stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus rispetto a stent polimerici durevoli a eluizione di Everolimus nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST: follow-up a 5 anni dello studio BIOSTEMI
Gli stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus migliorano gli esiti clinici precoci correlati allo stent rispetto agli stent polimerici...
I benefici dell'uso dell'Aspirina nell'infarto del miocardio sono ridotti dall'uso delle statine nei pazienti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica
Una meta-analisi ha evidenziato che l'impiego di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per la prevenzione dell'infarto del miocardio appare essere...
Bivalirudina versus Eparina durante intervento coronarico percutaneo nell’infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST
Il profilo beneficio-rischio della Bivalirudina ( Angiox ) rispetto alla terapia anticoagulante con Eparina nei pazienti con infarto miocardico senza...
Eventi di temperature estreme, particolato fine e mortalità per infarto miocardico
Gli eventi di temperature estreme ( ETE ), tra cui ondate di caldo e ondate di freddo, sono stati collegati...
Terapia endovascolare per ictus ischemico acuto con grande infarto
Il ruolo della terapia endovascolare per l'ictus acuto con un grande infarto non è stato ampiamente studiato nelle diverse popolazioni. È...
Intervento coronarico percutaneo completo o solo della lesione colpevole nei pazienti anziani con infarto miocardico
Il beneficio della rivascolarizzazione completa nei pazienti più anziani ( 75 anni di età e oltre ) con infarto miocardico...
STREAM-2: Tenecteplase a mezza dose o intervento coronarico percutaneo primario nei pazienti anziani con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST
Le linee guida per l'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) raccomandano un trattamento farmaco-invasivo se l'intervento...