Durata dell'ischemia ed effetti del trattamento con Ticagrelor pre-ospedaliero versus ospedaliero nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST: studio ATLANTIC
Tra i pazienti con infarto STEMI ( infarto miocardico con sopraslivellamento ST ) nello studio ATLANTIC, la somministrazione pre-ospedaliera di Ticagrelor ( Brilique ) ha migliorato la risoluzione del segmento ST post-PCI ( intervento coronarico percutaneo ) e la trombosi dello stent a 30 giorni.
Si è determinato se questo beneficio clinico con Ticagrelor pre-ospedaliero differisca per durata della ischemia.
In una analisi post hoc è stata confrontata l'assenza di risoluzione del segmento ST post-PCI e trombosi dello stent a 30 giorni tra gruppi di trattamento randomizzati ( Ticagrelor pre-ospedaliero vs ospedaliero ) stratificati per insorgenza dei sintomi fino alla durata del primo contatto medico ( uguale o minore di 1 ora, n=773; da più di 1 a minore o uguale a 3 ore, n=772; superiore a 3 ore, n=311 ), esaminando l'interazione tra la strategia di trattamento randomizzata e la durata dell'inizio dei sintomi al primo contatto medico per ogni esito.
I pazienti che si sono presentati più tardi dopo l'insorgenza dei sintomi erano più anziani, con più probabilità di essere femmine e con un rischio di base più alto.
I pazienti con insorgenza dei sintomi al primo contatto medico maggiore di 3 ore hanno presentato il maggiore miglioramento nella risoluzione del sopraslivellamento del segmento ST post-PCI con Ticagrelor pre-ospedaliero versus ospedaliero ( differenza assoluta di rischio: uguale o minore a 1 ora, 2.9% vs da maggiore di 1 a minore o uguale a 3 ore, 3.6% vs superiore a 3 ore, 12.2%; P aggiustato per interazione=0.13 ), mentre i pazienti con durata più breve della ischemia hanno avuto un miglioramento maggiore nella trombosi dello stent a 30 giorni con Ticagrelor pre-ospedaliero vs ospedaliero ( differenza assoluta di rischio: minore o uguale a 1 ora, 1.3% vs da maggiore di 1 ora a minore o uguale a 3 ore, 0.7% vs maggiore di 3 ore, 0.4%; P aggiustato per interazione=0.55 ).
L'insorgenza dei sintomi alla somministrazione attiva di Ticagrelor è risultata indipendentemente associata alla trombosi dello stent a 30 giorni ( OR aggiustato 1.89 per 100 minuti di ritardo; P minore di 0.01 ), ma non la risoluzione del segmento ST post-PCI ( P=0.41 ).
In conclusione, l'effetto di Ticagrelor pre-ospedaliero per ridurre la trombosi dello stent è stato più evidente quando è stato somministrato precocemente entro 3 ore dall'esordio dei sintomi, con un ritardo nella somministrazione di Ticagrelor dopo l'insorgenza dei sintomi associato a una più alta percentuale di trombosi dello stent.
Questi risultati sottolineano nuovamente la necessità di una somministrazione precoce di Ticagrelor nei pazienti con infarto STEMI sottoposti a intervento coronarico primario. ( Xagena2018 )
Bagai A et al, Am Heart J 2018; 196: 56-64
Cardio2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Esiti a lungo termine con stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus rispetto a stent polimerici durevoli a eluizione di Everolimus nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST: follow-up a 5 anni dello studio BIOSTEMI
Gli stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus migliorano gli esiti clinici precoci correlati allo stent rispetto agli stent polimerici...
I benefici dell'uso dell'Aspirina nell'infarto del miocardio sono ridotti dall'uso delle statine nei pazienti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica
Una meta-analisi ha evidenziato che l'impiego di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per la prevenzione dell'infarto del miocardio appare essere...
Bivalirudina versus Eparina durante intervento coronarico percutaneo nell’infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST
Il profilo beneficio-rischio della Bivalirudina ( Angiox ) rispetto alla terapia anticoagulante con Eparina nei pazienti con infarto miocardico senza...
Eventi di temperature estreme, particolato fine e mortalità per infarto miocardico
Gli eventi di temperature estreme ( ETE ), tra cui ondate di caldo e ondate di freddo, sono stati collegati...
Terapia endovascolare per ictus ischemico acuto con grande infarto
Il ruolo della terapia endovascolare per l'ictus acuto con un grande infarto non è stato ampiamente studiato nelle diverse popolazioni. È...
Intervento coronarico percutaneo completo o solo della lesione colpevole nei pazienti anziani con infarto miocardico
Il beneficio della rivascolarizzazione completa nei pazienti più anziani ( 75 anni di età e oltre ) con infarto miocardico...
STREAM-2: Tenecteplase a mezza dose o intervento coronarico percutaneo primario nei pazienti anziani con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST
Le linee guida per l'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) raccomandano un trattamento farmaco-invasivo se l'intervento...