Associazione tra uso di defibrillatore cardioverter impiantabile di prevenzione primaria e mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca
La maggior parte degli studi randomizzati sul defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ) per la prevenzione primaria della morte cardiaca improvvisa nell'insufficienza cardiaca con ridotta frazione di eiezione ha arruolato pazienti più di 20 anni fa.
È stata studiata l'associazione tra uso di defibrillatore ICD e mortalità per qualsiasi causa in una coorte con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta, e sono stati esaminati sottogruppi rilevanti.
Sono stati inclusi i pazienti del Swedish Heart Failure Registry che soddisfacevano i criteri della Società europea di cardiologia per ICD di prevenzione primaria.
L'associazione tra uso di difibrillatore ICD e mortalità a 1 e 5 anni per qualsiasi causa e per causa cardiovascolare è stata valutata in una coorte abbinata per punteggio di propensione e in sottogruppi prespecificati.
Dei 16.702 pazienti ammissibili, solo a 1.599 ( 10% ) era stato impiantato un defibrillatore ICD.
Dopo l'abbinamento, 1.305 destinatari di defibrillatore ICD sono stati confrontati con 1.305 non-destinatari.
L'uso del defibrillatore cardioverter impiantabile è stato associato a una riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause entro 1 anno ( hazard ratio, HR=0.73 ) e 5 anni ( HR=0.88 ).
I risultati sono stati coerenti in tutti i sottogruppi, inclusi i pazienti con rispetto a quelli senza cardiopatia ischemica, gli uomini rispetto alle donne, quelli di età inferiore a 75 anni rispetto a quelli di età maggiore o uguale a 75 anni, quelli con precedente arruolamento rispetto a successivo arruolamento nel registro svedese per l'insufficienza cardiaca e i pazienti con rispetto a quelli senza terapia di resincronizzazione cardiaca.
In una popolazione con insufficienza cardiaca con ridotta frazione di eiezione, il defibrillatore ICD per la prevenzione primaria è risultato sottoutilizzato, sebbene fosse associato a ridotta mortalità per tutte le cause a breve e lungo termine.
Questa associazione era coerente in tutti i sottogruppi esaminati.
Questi risultati richiedono una migliore implementazione della terapia con defibrillatore cardioverter impiantabile. ( Xagena2019 )
Schrage B et al, Circulation 2019; 140: 1530-1539
Cardio2019
Indietro
Altri articoli
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Intervento sullo stile di vita con camminata per i pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio WATCHFUL
L’attività fisica è fondamentale nella gestione dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta e la camminata integrata nella vita quotidiana...
Effetti della Semaglutide su sintomi, funzionalità e qualità di vita nell'insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata e obesità: analisi prespecificata dello studio STEP-HFpEF
I pazienti con insufficienza cardiaca ( HF ) con frazione di eiezione conservata ( HFpEF ) e obesità presentano un...
Effetti cardiaci e metabolici di Dapagliflozin nell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata: studio CAMEO-DAPA
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) riducono il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei...
Sospensione in cieco del trattamento randomizzato a lungo termine con Empagliflozin oppure placebo nei pazienti con insufficienza cardiaca
Non è noto se i benefici degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) nell’insufficienza cardiaca persistano...
Fattori di rischio per insufficienza cardiaca tra i sopravvissuti paneuropei al tumore infantile: studio PanCareSurFup e ProCardio
L'insufficienza cardiaca ( HF ) è una complicanza potenzialmente pericolosa per la vita del trattamento del tumore infantile. È stato valutato...
Endotelina-1, esiti nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ed effetti di Dapagliflozin: studio DAPA-HF
ET-1 ( endotelina-1 ) è implicato nella fisiopatologia dell'insufficienza cardiaca e della malattia renale. La sua importanza prognostica e la...
Valutazione del metabolismo, della funzione e della fisiologia dell'energia cardiaca nei pazienti con insufficienza cardiaca che assumono Empagliflozin: studio EMPA-VISION
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT2 ) sono emersi come trattamento fondamentale per i pazienti con insufficienza cardiaca...
Associazione tra livelli di emoglobina ed efficacia del Carbossimaltosio ferrico per via endovenosa nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta e carenza di ferro: analisi del sottogruppo AFFIRM-AHF
La carenza di ferro, con o senza anemia, è un fattore prognostico sfavorevole nell’insufficienza cardiaca ( HF ). Nello studio...
Effetto di Dapagliflozin sugli eventi di insufficienza cardiaca totale nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione leggermente ridotta o preservata: analisi prespecificata dello studio DELIVER
Nello studio DELIVER ( Dapagliflozin Evaluation to Improve the Lives of Patients With Preserved Ejection Fraction Heart Failure ), Dapagliflozin...