Diabete mellito di tipo 2: i glitazoni associati a rischio di insufficienza cardiaca
I glitazoni, anche detti tiazolidinedioni, Rosiglitazone ( Avandia ) e Pioglitazone ( Actos ), aumentano il rischio di insufficienza cardiaca nei pazienti con diabete di tipo 2.
Uno studio, condotto dai Ricercatori della Wake Forest University School of Medicine a Winston-Salem negli Stati Uniti, hanno valutato le dimensioni del rischio di insufficienza cardiaca con i tiazolidinedioni.
Sono stati esaminati i dati di studi clinici, studi osservazionali controllati, case report e segnalazioni spontanee al CADRMP ( Canadian Drug Reaction Monitoring Program ).
Una meta-analisi di 3 studi clinici ha mostrato un odds ratio ( OR ) di 2.1 ( p=0.03 ) per il rischio di insufficienza cardiaca nei pazienti assegnati ai glitazoni, rispetto al placebo.
Quattro studi osservazionali hanno mostrato un OR di 1.55 ( p
Un’analisi di 28 report pubblicati e di 214 segnalazioni spontanee dal database CADRMP hanno mostrato che l’insufficienza cardiaca aveva una maggiore probabilità di presentarsi dopo diversi mesi ( con una durata di trattamento mediana di 24 settimana dopo l’inizio della terapia ).
L’insufficienza cardiaca si è presentata sia ad alti che a bassi dosaggi.
Le reazioni avverse non erano limitate ai soggetti anziani; nel 26% dei casi riportati l’età del paziente era inferiore ai 60 anni.
L’analisi ha confermato l’aumentata grandezza del rischio di insufficienza cardiaca con i tiazolidinedioni.
Gli Autori hanno stimato che l’NNH ( numero necessario per ottenere un effetto avverso ) per i glitazoni è di circa 50 nell’arco di 2,2 anni.( Xagena2007 )
Singh S et al, Diabetes Care 2007; 30: 2148-2153
Farma2007 Endo2007 Cardio2007
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