L’incidenza di insufficienza cardiaca negli ultimi 20 anni è rimasta pressoché invariata, ma la sopravvivenza, in generale, è migliorata


I dati sull’incidenza dell’insufficienza cardiaca, e di sopravvivenza sono limitati.

L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare l’ipotesi che l’incidenza di insufficienza cardiaca sia in diminuzione e che la sopravvivenza sia migliorata nel tempo.

E’ stato condotto uno studio di coorte, che ha utilizzato i dati del Rochester Epidemiology Project condotto nell’Olmsted County.
Allo studio hanno preso parte 4.537 pazienti ( 57% donne di età media 74 anni ) con una diagnosi di insufficienza cardiaca tra il 1979 ed il 2000.

L’incidenza di insufficienza cardiaca è risultata più elevata tra gli uomini ( 378 / 100.000 persone per gli uomini e 277 / 100.000 persone per le donne ).

Dopo un periodo medio di follow-up di 4.2 anni, 3.347 pazienti sono deceduti ( 1.930 donne e 1.417 uomini ).

La sopravvivenza dopo diagnosi di insufficienza cardiaca è risultata peggiore tra gli uomini che non tra le donne ( rischio relativo : 1,33 ), ma in generale è migliorata nel tempo ( sopravvivenza a 5 anni aggiustata per età : 43% nel 1979-1984 versus 52% nel 1996-2000, con p < 0.001 ).

Tuttavia, gli uomini e le persone più giovani hanno presentato un maggior guadagno di sopravvivenza rispetto alle donne e alle persone più anziane.

In questa coorte, l’incidenza di insufficienza cardiaca non è diminuita negli ultimi 20 anni, ma la sopravvivenza dopo insorgenza di insufficienza cardiaca è aumentata in generale, con miglioramenti minori per le donne e le persone più anziane. ( Xagena2004 )

Roger V L et al, JAMA 2004; 292: 344-350



Cardio2004


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