L’insorgenza dell’angina una settimana prima di un primo infarto miocardico ha un effetto protettivo sulla mortalità ospedaliera e sull’insufficienza cardiaca nei pazienti anziani
L’incidenza di mortalità per malattia coronarica è maggiore nei pazienti anziani. Sebbene l’angina che si presenta prima di un infarto miocardico acuto ha effetti protettivi nei confronti dell’ischemia, questo effetto non è stato ben documentato nei pazienti anziani.
Un totale di 290 persone di cui 143 anziani (età maggiore di 64 anni) e 147 adulti di età inferiore di 64 anni, con un primo infarto miocardico sono stati esaminati per valutare l’effetto dell’angina che si presentava una settimana prima dell’infarto miocardico acuto. I pazienti anziani con una storia di angina avevano una minore probabilità rispetto a coloro che non soffrivano di angina di morire in ospedale, di ammalarsi di insufficienza cardiaca .
La funzione ventricolare sinistra era più frequentemente depressa (frazione d’eiezione < 40%) nei pazienti anziani senza (44,8%) che con (24%) angina pre-infartuale. L’analisi multivariata ha confermato che la presenza di angina pre-infartuale era un predittore indipendente di morte ospedaliera ed insufficienza cardiaca nei pazienti anziani. Il presentarsi dell’angina una settimana prima di un primo infarto miocardico può conferire ai pazienti anziani protezione verso outcome (esiti) avversi ospedalieri e può preservare la funzionalità ventricolare sinistra.
Jimenez-Navarro M et al, Am J Cardiol 2001; 87: 11-15
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