Rischio di infarto miocardico acuto, ictus, insufficienza cardiaca e mortalità nei pazienti anziani trattati con Rosiglitazone o Pioglitazone
Diversi studi hanno indicato che l’uso di Rosiglitazone ( Avandia ) possa essere associato a un aumento del rischio di eventi cardiovascolari gravi rispetto ad altri trattamenti contro il diabete mellito di tipo 2.
Ricercatori del CDER ( Center for Drug Evaluation and Research ) a Silver Spring negli Stati Uniti, hanno condotto uno studio osservazionale e retrospettivo per determinare se il rischio di danno cardiovascolare grave fosse incrementato dal Rosiglitazone rispetto a Pioglitazone ( Actos ), l’altro tiazolidinedione in commercio negli Stati Uniti.
Sono stati coinvolti nello studio 227.571 pazienti beneficiari di assicurazione Medicare di età uguale o superiore a 65 anni ( età media, 74.4 anni ), che avevano iniziato il trattamento con Rosiglitazone o Pioglitazone attraverso il piano di prescrizione di farmaci Medicare Part D nel periodo 2006-2009, e che erano stati sottoposti a follow-up fino a 3 anni dopo l’inizio del trattamento con tiazolidinedione.
Le principali misure di esito erano gli endpoint singoli di infarto acuto del miocardio, ictus, insufficienza cardiaca e mortalità per tutte le cause e l’endpoint composito di infarto acuto del miocardio, ictus, insufficienza cardiaca o morte.
In totale durante il periodo di studio sono stati osservati 8.667 eventi correlati all’endpoint.
L’hazard ratio ( HR ) aggiustato per il Rosiglitazone rispetto a Pioglitazone è stato pari a 1.06 per l’infarto miocardico acuto; 1.27 per l’ictus; 1.25 per lo scompenso cardiaco; 1.14 per la mortalità e 1.18 per l’esito composito di infarto acuto del miocardio, ictus, insufficienza cardiaca o morte.
Il rischio attribuibile per questo endpoint composito è stato pari a 1.68 eventi in eccesso per 100 persone-anno di trattamento con Rosiglitazone rispetto a Pioglitazone.
Il corrispondente number needed to harm ( NNH ) è stato di 60 trattati per 1 anno.
In conclusione, rispetto alla prescrizione di Pioglitazone, la prescrizione di Rosiglitazone è risultata associata a un aumento del rischio di ictus, insufficienza cardiaca e mortalità per tutte le cause e a un aumento del rischio dell’esito composito di infarto acuto del miocardio, ictus, insufficienza cardiaca e mortalità per tutte le cause nei pazienti di età uguale o superiore a 65 anni. ( Xagena2010 )
Graham DJ et al, JAMA 2010; 304: 411-418
Farma2010 Cardio2010 Endo2010 Neuro2010
Indietro
Altri articoli
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Intervento sullo stile di vita con camminata per i pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio WATCHFUL
L’attività fisica è fondamentale nella gestione dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta e la camminata integrata nella vita quotidiana...
Effetti della Semaglutide su sintomi, funzionalità e qualità di vita nell'insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata e obesità: analisi prespecificata dello studio STEP-HFpEF
I pazienti con insufficienza cardiaca ( HF ) con frazione di eiezione conservata ( HFpEF ) e obesità presentano un...
Effetti cardiaci e metabolici di Dapagliflozin nell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata: studio CAMEO-DAPA
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) riducono il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei...
Sospensione in cieco del trattamento randomizzato a lungo termine con Empagliflozin oppure placebo nei pazienti con insufficienza cardiaca
Non è noto se i benefici degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) nell’insufficienza cardiaca persistano...
Fattori di rischio per insufficienza cardiaca tra i sopravvissuti paneuropei al tumore infantile: studio PanCareSurFup e ProCardio
L'insufficienza cardiaca ( HF ) è una complicanza potenzialmente pericolosa per la vita del trattamento del tumore infantile. È stato valutato...
Endotelina-1, esiti nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ed effetti di Dapagliflozin: studio DAPA-HF
ET-1 ( endotelina-1 ) è implicato nella fisiopatologia dell'insufficienza cardiaca e della malattia renale. La sua importanza prognostica e la...
Valutazione del metabolismo, della funzione e della fisiologia dell'energia cardiaca nei pazienti con insufficienza cardiaca che assumono Empagliflozin: studio EMPA-VISION
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT2 ) sono emersi come trattamento fondamentale per i pazienti con insufficienza cardiaca...
Associazione tra livelli di emoglobina ed efficacia del Carbossimaltosio ferrico per via endovenosa nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta e carenza di ferro: analisi del sottogruppo AFFIRM-AHF
La carenza di ferro, con o senza anemia, è un fattore prognostico sfavorevole nell’insufficienza cardiaca ( HF ). Nello studio...
Effetto di Dapagliflozin sugli eventi di insufficienza cardiaca totale nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione leggermente ridotta o preservata: analisi prespecificata dello studio DELIVER
Nello studio DELIVER ( Dapagliflozin Evaluation to Improve the Lives of Patients With Preserved Ejection Fraction Heart Failure ), Dapagliflozin...