Studio IMPRESS: confonto tra Omapatrilat e Lisinopril nei pazienti con insufficienza cardiaca
Lo scopo dello studio è stato quello di valutare nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, se la duplice inibizione dell’endopeptidasi neutra e dell’ enzima di conversione dell’ angiotensina (Ace) con l’inibitore delle vasopeptidasi, Omapatrilat, avesse dei vantaggi sulla sola inibizione dell’Ace con il Lisinopril.
Uno studio prospettico, randomizzato in doppio cieco, ha coinvolto 573 pazienti con insufficienza cardiaca congestizia NYHA II-IV, frazione d’eiezione ventricolare sinistra del 40% o meno, e che stavano assumendo Ace-inibitori.
I pazienti sono stati assegnati in modo random a ricevere Omapatrilat al dosaggio di 40 mg (n = 289) o Lisinopril al dosaggio di 20 mg (n = 284) per 24 settimane.
Alla 12° settimana l’endpoint primario ha presentato un miglioramento all’esercizio al test massimale al treadmill.
L’endpoint secondario comprendeva la morte e gli eventi indicativi del peggioramento dell’insufficienza cardiaca.
L’esercizio al test massimale al treadmill è aumentato in modo similare nei due gruppi.
I pazienti trattati con l’Omapatrilat hanno presentato un numero minore di effetti indesiderati a livello cardiovascolare rispetto al Lisinopril ed un trend più favorevole riguardo all’endpoint combinato (morte o ricovero per peggioramento dell’insufficienza cardiaca) ed un significativo beneficio nell’endpoint di morte, ricovero o interruzione del trattamento per peggioramento dell’insufficienza cardiaca.
Omapatrilat ha migliorato lo stato funzionale NYHA più del Lisinopril nei pazienti con NYHA III e IV, ma non nei pazienti con NYHA di classe II.
Pertanto l’Omapatrilat potrebbe avere alcuni vantaggi sul Lisinopril nel trattamento dei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia.
Rouleau JL et al, Lancet 2000; 356: 609-609
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