Tempo al trattamento con Furosemide e mortalità nei pazienti ospedalizzati con insufficienza cardiaca acuta
L’insufficienza cardiaca acuta è una malattia pericolosa per la vita che richiede un trattamento urgente, inclusa una raccomandazione per l’avvio immediato della terapia con diuretici d'ansa.
È stata valutata prospetticamente l'associazione tra tempo al trattamento con diuretico ed esito clinico nello studio di coorte osservazionale REALITY-AHF ( Registry Focused on Very Early Presentation and Treatment in Emergency Department of Acute Heart Failure ), che ha esaminato l'associazione tra il tempo al trattamento con diuretico d’ansa e l’esito clinico in pazienti con scompenso cardiaco acuto ricoverati nel Dipartimento d'emergenza.
Il tempo door-to-Furosemide ( D2F ) è stato definito come il tempo trascorso dall'arrivo del paziente al reparto di emergenza alla prima iniezione di Furosemide per via endovenosa.
I pazienti con un tempo D2F inferiore a 60 minuti erano pre-definiti come gruppo di trattamento precoce.
L'esito primario era la mortalità in ospedale per qualsiasi causa.
Tra 1.291 pazienti con insufficienza cardiaca acuta trattati con Furosemide per via endovenosa entro 24 ore dall'arrivo in reparto di emrgenza, il tempo D2F mediano è stato di 90 minuti, e 481 pazienti ( 37.3% ) sono stati classificati come gruppo di trattamento precoce.
Questi pazienti hanno avuto più probabilità di arrivare in ambulanza e hanno presentato più segni di congestione rispetto al gruppo di trattamento non-precoce.
La mortalità intraospedaliera è risultata significativamente più bassa nel gruppo di trattamento precoce ( 2.3% vs 6.0% nel gruppo di trattamento non-precoce, P=0.0002 ).
Nell'analisi multivariata, il trattamento precedente è rimasto significativamente associato alla mortalità intra-ospedaliera ( odds ratio, OR= 0.39, P=0.006 ).
In conclusione, in questo studio multicentrico prospettico, osservazionale, di pazienti portati al reparto di emergenza per insufficienza cardiaca acuta, il trattamento precoce con diuretici d’ansa per via endovenosa è risultato associato a una minore mortalità intraospedaliera. ( Xagena2017 )
Matsue Y et al, J Am Coll Cardiol 2017; 69: 3042-3051
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