Associazione tra ipercolesterolemia familiare e prevalenza di diabete mellito di tipo 2
L’ipercolesterolemia familiare è caratterizzata da alterata captazione del colesterolo nei tessuti periferici, compreso il fegato e il pancreas.
Per contro, le statine aumentano l'assorbimento del colesterolo cellulare e sono associate a un aumentato rischio di diabete mellito di tipo 2.
Si è ipotizzato che il trasporto del colesterolo transmembrana sia legato allo sviluppo del diabete mellito di tipo 2.
È stata valutata l'associazione tra prevalenza del diabete di tipo 2 e l’ipercolesterolemia familiare mediante uno studio trasversale in tutti gli individui ( n=63.320 ) sottoposti a test del DNA per ipercolesterolemia familiare nel programma nazionale di screening olandese tra il 1994 e il 2014.
Lo stato di deleterio o non-deleterio riferito alle mutazioni di ipercolesterolemia familiare era basato sul test di funzionalità in laboratorio o sulla letteratura.
Le mutazioni del recettore per le lipoproteine a bassa densità ( LDL ) sono state considerate più gravi delle mutazioni nel gene apolipoproteina B ( APOB ) e le mutazioni del recettore LDL recettore-negative sono state considerate più gravi delle mutazioni recettore-carente.
La prevalenza del diabete mellito di tipo 2 è stata pari a 1.75% nei pazienti con ipercolesterolemia familiare ( n=440/25.137 ) vs 2.93% nei parenti non-affetti ( n=1.119/38.183 ) ( P minore di 0.001; odds ratio, OR=0.62 ).
La prevalenza aggiustata di diabete di tipo 2 nella ipercolesterolemia familiare, costruita utilizzando i modelli di regressione multivariata, è stata dell’1.44% ( differenza, 1.49% ) ( OR=0.49; P minore di 0.001 ).
La prevalenza aggiustata di diabete di tipo 2 da gene APOB vs gene del recettore LDL è stata 1.91% vs 1.33% ( OR=0.65 vs OR=0.45 ) e la prevalenza per i portatori della mutazione recettore-carente vs recettore-negativa è stata 1.44% vs 1.12% ( OR=0.49 vs OR=0.38 ), rispettivamente ( P per trend minore di 0.001 in entrambi i confronti ).
In conclusione, in una analisi trasversale nei Paesi Bassi, la prevalenza del diabete mellito di tipo 2 tra i pazienti con ipercolesterolemia familiare è risultata significativamente inferiore a quella fra i parenti non-affetti, con variabilità in base al tipo di mutazione.
Se questa constatazione fosse confermata in una analisi longitudinale, aumenterebbe la possibilità di una relazione causale tra trasporto del colesterolo transmembrana mediato dal recettore LDL e diabete di tipo 2. ( Xagena2015 )
Besseling J et al, JAMA 2015; 313: 1029-1036
Endo2015
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